Negli articoli precedenti abbiamo preso in considerazione la possibilità di convivenza tra coniglio e altre specie da compagnia. Questa volta, è nostra intenzione analizzare sommariamente l’affinità, e una possibile convivenza, tra coniglio e furetto.
Qual è, dunque, la risposta alla domanda: “possono convivere un coniglio e un furetto?”
La risposta è un “no” tassativo.
A questo punto, il lettore più frettoloso può anche fermarsi qui.
Chi fosse interessato a conoscere qualche dettaglio in più può continuare a seguirci nelle prossime righe.
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I mustelidi: piccoli mammiferi ma grandi predatori per natura
La famiglia Mustelidae si divide a sua volta in molte sottofamiglie delle quali fanno parte anche la lontra e il tasso ma quella di nostro interesse è la sottofamiglia Mustelinae alla quale appartengono la martora, il visone, la donnola, la faina, la puzzola europea e il furetto, che da quest’ultima deriva.
Sia il furetto che gli altri Mustelinae sono carnivori dotati di un grandissimo istinto predatorio.
Grazie al loro corpo affusolate e agile possono arrampicarsi facilmente sugli alberi ma anche penetrare all’interno delle tane e delle gallerie sotterranee in cerca di cibo: guardate il caso, in natura il coniglio è una delle prede preferite dai mustelidi.
Coabitazione possibile?
Il coniglio, ormai lo sappiamo bene, è un animale preda per molte specie di carnivori e, come abbiamo appena ricordato, anche per i mustelidi.
Sebbene le dimensioni e il peso non siano poi tanto differenti o addirittura un coniglio di media o grossa taglia potrebbe anche essere fisicamente ben più grande di un furetto quest’ultimo, nonostante il musino simpatico, non aspetterebbe altro che l’occasione giusta per aggredire il coniglio e ucciderlo con un morso al collo… purtroppo, reprimere l’istinto primordiale del furetto sarebbe impresa pressoché impossibile e anche ingiusta e contro natura.
Quindi? quindi, meglio evitare questo abbinamento.
E la convivenza da “separati in casa” per furetto e coniglio?
Qualcuno si starà chiedendo sicuramente: “sarebbe possibile mantenerli sotto lo stesso tetto, in due stanze separate, senza mai farli incontrare?”
Ci sentiamo di sconsigliare vivamente anche questa opzione poiché la separazione fisica e visiva non fornisce adeguate garanzie sulla possibilità di ospitarli “pacificamente” all’interno della stessa abitazione.
Perché? Ve lo spieghiamo subito.
Sia il coniglio che il furetto possiedono un ottimo olfatto e non sono sufficienti le mura o le porte chiuse per nascondere all’uno la presenza dell’altro.
Quindi? quindi, il furetto percepirebbe la presenza della preda nelle vicinanze e non si darebbe pace, agitandosi e tentando la fuga mettendo anche a rischio la propria incolumità mentre il coniglio, dal canto suo, vivrebbe nel terrore costante e potrebbe addirittura soccombere allo stress e alle sue conseguenze.
Riteniamo, dunque, che le motivazioni appena addotte siano più che sufficienti per desistere dal desiderio di ospitare nella stessa casa un mustelide e un lagomorfo.