Uccelli migratori: come si orientano e dove vanno?

Gli uccelli abitano la Terra da milioni di anni, adattandosi al clima, alle stagioni, all’alternanza di abbondanza di cibo o alle intemperie. Alcuni hanno sviluppato una facoltà particolare per la sopravvivenza della specie: nei periodi avversi, in genere dopo la riproduzione e l’allevamento dei piccoli divenuti indipendenti, migrano in altri territori dove il clima e la presenza di cibo è più favorevole.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

uccelli migratori
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Chi sono gli uccelli migratori? In tutto il modo varie specie di uccelli compiono tragitti molto lunghi per raggiungere siti adatti a garantire la sopravvivenza della loro specie.

Le migrazioni durano da pochi giorni a parecchi mesi: le modalità di viaggio, le tappe, le destinazioni variano a seconda della specie o del gruppo familiare.

I giovani in grado di compiere il viaggio seguono i genitori e imparano la rotta che ripeteranno fedelmente ogni anno.

In Italia molti sono gli uccelli che in autunno migrano nei paesi caldi per poi ritornare puntualmente in primavera per riprodursi: rondini, rondoni, balestrucci, succiacapre,fringuelli, aironi, oche, alcune specie di falchi, cicogne, sterne, limicoli e altri uccelli di palude come ad esempio le pavoncelle.

Quando avvengono le migrazioni?

In realtà gli uccelli migrano tutto l’anno: le più eclatanti o note sono quelle primaverili in arrivo e le autunnali in partenza verso il continente Africano, ma anche in estate e in inverno gli uccelli si spostano verso e dal Mediterraneo: ad esempio anatre, cormorani, gallinelle d’acqua, strolaghe, pulcinella di mare e beccacce si rifugiano nel mediterraneo occidentale (e nel nostro Paese) per sfuggire ai rigori degli inverni nordici.

Il Gufo reale migra in inverno proprio per riprodursi nelle nostre zone montane.

Ogni specie ha impresso nel suo DNA il momento migliore per partire: gli uccelli che migrano in gruppo si radunano in grandi stormi e dopo pochi giorni di preparativi partono tutti assieme.

Alcuni viaggiano solo di giorno come Falchi (Pecchiaiolo, Nibbio bruno e Falco di palude) e le rondini sfruttando le correnti calde, altri solo di notte come le allodole, in modo da sfuggire ai predatori.

La migrazione è un viaggio faticoso per gli uccelli migratori

Per poter affrontare un viaggio in genere molto lungo e faticoso gli uccelli si preparano nutrendosi al meglio durante il periodo che lo precede.

Alcuni uccelli accumulano molto grasso e riserve alimentari, dato che non avranno modo di fermarsi se non all’arrivo a destinazione, altri si concedono delle brevi tappe per ristorarsi e riposare dalle fatiche.

Spesso capita di vedere nelle nostre campagne cicogne, aironi, o altri uccelli in genere migratori: si tratta di giovani dell’anno o animali troppo deboli per affrontare un viaggio così impegnativo.

Questi soggetti restano, seppur col rischio di non trovare sufficiente cibo, sopravvivendo durante l’inverno e attendendo la primavera per rimettersi in forze sufficienti per poi compiere la traversata la stagione successiva.

Come si orientano e dove vanno?

Studi scientifici hanno dimostrato che gli uccelli migratori sono in grado di orientarsi con le stelle o grazie al campo magnetico terrestre.

Le rotte seguite dalle varie specie sono diverse: alcune affrontano il mare aperto, volando ininterrottamente e velocemente, altre seguono le coste e attraversano il mediterraneo sugli stretti, approfittando così di alcune tappe intermedie.

A seconda della specie, della capacità di volo, della velocità (dai 15 agli 80 km/h) e delle condizioni climatiche (favorevoli o avverse) il popolo dei migratori affronta viaggi di migliaia di chilometri.

Ad esempio i balestrucci svernano in Asia, in Africa nord occidentale o lungo le coste del Mar Rosso, le rondini invece si spingono oltre il Sahara, raggiungendo Nigeria, Centro Africa e savane del Sahel.

I fringuelli invece riescono a sopravvivere anche nella zona temperata, la loro migrazione è quindi più breve: in inverno si radunano lungo le coste Stagnole o della Costa azzurra, dal clima più mite.

Le cicogne invece si spostano in Africa tropicale in inverno mentre in primavera compiono lunghi viaggi verso Spagna, Francia, Italia, Europa centrale ed Europa orientale.

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