Per quanto possa sembrare strano o fonte di sofferenza, la sterilizzazione del coniglio, sia esso maschio o femmina, dovrebbe essere considerata una procedura di routine per il benessere del nostro pet, la cui decisione non dovrebbe essere procrastinata oltre il necessario.
Spesso si tratta di una decisione difficile da prendere, perché siamo portati a considerare la sterilizzazione del nostro amico coniglio come una cosa estremamente innaturale, e pertanto ascoltare quel “buon consiglio” che la maggior parte dei medici veterinari al momento della prima visita risulta assai arduo.
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Gli ormoni sessuali ed il comportamento
Allo stato naturale i conigli sono delle vere e proprie “macchine da riproduzione”, in quanto raggiungono la maturità sessuale molto presto, hanno una gestazione piuttosto breve e “sfornano” una grande quantità di coniglietti per ogni parto, in modo da garantire la sopravvivenza della specie.
L’effetto degli ormoni sessuali, che vengono prodotti dal momento della pubertà in poi, influenzano notevolmente il carattere ed il comportamento sia del maschio che della femmina.
Entrambi i sessi sono molto territoriali e pertanto tendono a marcare il proprio ambiente con feci ed urine, gesti naturali che in casa vengono percepiti come estremamente fastidiosi, inopportuni ed anti-igienici.
Il maschio, in genere, è dotato di una grande “libido” e pertanto, in mancanza di una femmina con la quale accoppiarsi, tenderà a rivolgere le proprie attenzioni su alcuni oggetti presenti in casa (ad es. pantofole o scarpe!) ed a volte anche nei confronti del proprietario, che pertanto verrà “importunato” in maniera molto insistente.
Anche la femmina, molte volte, assume questi atteggiamenti di “monta” e può risultare aggressiva nell’intento di difendere la tana ed il nido.
Inoltre, nelle coniglie “intere” può manifestarsi la cosiddetta “pseudogravidanza”, anche nota come gravidanza “isterica” od “immaginaria”, un fenomeno parafisiologico per il quale la femmina è convinta di essere gravida; pertanto, il soggetto in pseudogravidanza inizierà a preparare il nido per l’immaginario parto imminente e non è infrequente un aumento di volume dell’addome e delle mammelle che inizieranno a secernere liquido: queste modificazioni fisiche mimano in tutto e per tutto una gravidanza che in realtà non esiste.
Nonostante quanto detto poc’anzi, alcuni conigli, sia maschi che femmine, seppur interi, mantengono una certa tranquillità e non manifestano i comportamenti sopra descritti: anche per questi, seppur meno problematici da un punto di vista caratteriale, la sterilizzazione viene comunque consigliata.
Per chi se lo stesse chiedendo, la sterilizzazione non rende il coniglio meno vitale, allegro od intelligente: l’animale rimane sempre lo stesso, semplicemente vengono “soppressi” alcuni fastidiosi comportamenti ormone-indotti.
Gravidanze indesiderate e lotte tra maschi
La sterilizzazione diventa fondamentale, poi, quando si possiedono due o più soggetti di sesso diverso.
Mettere insieme un maschio ed una femmina rende inevitabile il verificarsi di ripetute gravidanze indesiderate e, di conseguenza, un gran numero di coniglietti in giro per casa.
Due maschi interi potrebbero non andare d’accordo e lottare per la gerarchia, mentre nel caso di due o più maschi in presenza di femmine intere porterebbe a disastrose conseguenze, che si traducono in scontri sanguinari oltre alle già citate numerose gravidanze.
La sterilizzazione del coniglio come prevenzione
Nel maschio le patologie testicolari non sono molto frequenti, ciò non toglie che sia possibile il verificarsi di fenomeni infiammatori/infettivi come le orchiti o lo sviluppo di patologie neoplatiche (tumori).
Inoltre, i maschi con uno od entrambi i testicoli ritenuti in addome (criptorchidismo) deve sempre essere sottoposto a castrazione.
Nella coniglia, invece, le patologie a carico dell’apparato riproduttore sono molto più comuni, soprattutto il ben noto adenocarcinoma uterino, una condizione molto frequente che può essere prevenuta con la sterilizzazione.
Quando sterilizzare il coniglio?
Alla fine dei conti, seppur molti proprietari siano inizialmente restii all’idea di sterilizzare il proprio coniglio/a nonostante tutti i discorsi fatti e le raccomandazioni del medico veterinario, il motivo che più frequentemente spinge ad optare per l’intervento sono proprio le ragioni di natura comportamentale.
I conigli possono essere sterilizzati a qualunque età, ma se l’intervento viene eseguito a scopo preventivo è consigliabile pianificare la chirurgia entro il primo anno di vita, meglio ancora intorno ai sei mesi per le femmina e tra i quattro ed i sei mesi per i maschi (non appena i testicoli sono ben visibili nello scroto!).
In conclusione, la sterilizzazione del coniglio, del maschio e della femmina, è una procedura sempre indicata e consigliata, a meno ovviamente di non destinare i conigli alla riproduzione.