All’inizio dell’estate può capitare in città di imbattersi in un pullo o in un giovane rondone caduto dal nido.
Spesso è impossibile raggiungere il nido per poterlo riporre tra i fratelli.
Occorre quindi provvedere a un primo soccorso per poi portarlo in un centro specializzato al recupero degli animali selvatici (CRAS).
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Cadute accidentali dal nido o predazioni di giovani rondoni
Nel nido i giovani rondoni talvolta si sporgono troppo e si agitano nel momento dell’imbeccata.
Queste acrobazie in alta quota si dimostrano pericolose e possono esitare con una caduta al suolo del malcapitato.
Altre volte predatori che si calano in volo dall’alto o forti raffiche di vento possono contribuire al danneggiamento del nido con conseguente caduta dei pulli di rondone.
Infine, giovani non ancora pronti o ben esercitati al volo tentano comunque una planata e per errore atterrano al suolo da cui non possono poi ripartire come gli altri uccelli.
Come riconoscere un pullo o un giovane di rondone?
Prima di tutto dalle dimensioni e dal piumaggio incompleto: piumino o piume ancora in crescita sono ricoperte dalla guaina protettiva.
Poi dal comportamento: sono decisamente più confidenti, accettano e si nutrono avidamente delle larve che vengono loro offerte.
I genitori in natura infilano loro direttamante in gola gli insetti.
I piccoli quindi tenderanno a spalancare il becco “ingoiando” il dito che simula la testa del genitore, per ricevere il cibo.
Dove custodire il giovane rondone in attesa di inviarli al CRAS?
Una scatola abbastanza ampia, foderata di stracci morbidi ma che non rilasciano fili che possono stringersi attorno alle zampe o rovinare le piume, è l’ideale per custodirli durante il trasporto.
I bordi interni devono essere arrotondati, in modo da non offrire angoli in cui le penne possono incastrarsi e rovinarsi.
I rondoni tendono ad arrampicarsi in verticale; è opportuno quindi prevedere una copertura fine dei lati della scatola con materiale idoneo.
In genere si sconsiglia la carta come substrato, preferendo invece truciolato o pellet assorbente.
Solo per poche ore è possibile utilizzare un discreto strato di carta da cucina assorbente che va cambiata spesso, quando i piccoli defecano o urinano, nell’intento di mantenere pulito ed efficiente il piumaggio.
Alimentazione dei rondoni
I rondoni sono insettivori: devono nutrirsi di insetti.
Non vanno nutriti nell’attesa di un parere con pane, latte, briciole, semini, cereali.
Piuttosto meglio limitarsi a idratarli con qualche goccia di acqua leggermente zuccherata e portarli immediatamente in una struttura in grado di occuparsene.
Insetti utilizzabili per nutrire i pulli e i giovani sono reperibili in commercio presso negozi di caccia e pesca oppure negozi specializzati nella vendita di rettili.
È dunque possibile reperire grilli sia vivi che congelati, ovviamente decongelati al momento dell’uso.
Per pulli piccoli e debilitati si può cominciare con 1-2 grilli ogni 2 ore.
Per i rondoni più grandi e vitali per ogni pasto si possono fornire: 10-14 grilli ogni 6 ore o tarme della farina.
Quest’ultime sono piuttosto chitinose e più difficili da digerire, meglio non utilizzarle per troppo tempo o in grandi quantità.
Addirittura alcuni CRAS consigliano 2 tarme al giorno; camole del miele, molto energetiche e molto gradite, meglio però non eccedere e alternarle ai grilli, 4 o 5 a volta sono un pasto completo; mosche, farfalline o ragnetti possono essere catturati e utilizzati per integrare la dieta.
In caso di impossibilità a procurarsi insetti adeguati i pulli temporaneamente possono essere nutriti con: palline di carne trita o omogeneizzato, frullato di carne o meglio liofilizzati per carnivori ricostituiti con acqua e somministrati con siringa senza ago.
Queste diete di emergenza non devono essere utilizzate per più di 2 giorni di seguito.
Quando è possibile rimettere in natura il rondone?
Vari segnali supportano la decisione della loro reintroduzione in natura:
- i giovani, soprattutto la sera, sono più agitati e sbattono spesso le ali, tentando qualche volo nella stanza, che deve essere protetta con tendaggi o pannelli morbidi;
- rifiutano il cibo, come anche in natura rifiutano parte del cibo dai genitori);
- il piumaggio è completo, le penne hanno terminato la crescita e non sono più protette dalle guaine;
- hanno raggiunto il peso adulto di 35-42 grammi e i pettorali sono ben sviluppati.