Il gatto Somalo è un felino che si contraddistingue per la folta gorgiera e una coda che, nella variante sorrel, ha determinato l’appellativo di “gatto volpe”.
Scopriamo di più su questa affascinante razza dagli occhi ambra scuro e l’espressione attenta, imparentata con l’Abissino e originaria degli Stati Uniti.
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Origine e storia del gatto Somalo
Per evitare l’estinzione del gatto Abissino, dopo le due guerre mondiali, alcuni allevatori preferirono effettuare incroci di esemplari senza pedigree, se pur di razza.
Comparvero così i progenitori del Somalo: felini con le peculiarità del gatto abissino, ma a pelo lungo.
Nel 1979 la razza è stata ufficialmente riconosciuta negli USA con la fondazione del Somali Cat Club of America (SCCA) e nel 1982 anche dalla Federazione Felina Europea (FIFe).
I gatti di abissini che presentano il gene recessivo del pelo lungo vengono inseriti nella razza del Somalo.
Aspetto del gatto Somalo
Il Somalo ha un corpo affusolato ma atletico, con uno sviluppo armonico e ben proporzionato. Il suo peso è tra i 4-5 kg.
La testa è a forma di cuneo con mento pieno, occhi grandi con il tipico taglio a mandorla e le palpebre che sembrano truccate con una riga nera.
La tonalità degli occhi varia dal color ambra scuro, verde oppure giallo.
Il suo collo sinuoso si contraddistingue per la folta gorgiera.
Le orecchie sono grandi, distanziate, lievemente a punta e hanno numerosi ciuffi di pelo.
Le zampe sono lunghe; quelle posteriori più lunghe delle anteriori, ma tutte toniche e muscolose con piedi ovali e compatti, fattori che lo rendono molto agile.
La coda del gatto Somalo è folta, lunga e si assottiglia leggermente verso la punta.
Mantello
Caratterizzato da un mantello semilungo, il gatto Somalo ha un soffice pelo, poco sottopelo e una gorgiera più o meno accentuata.
Può avere striature dalle spalle alla punta della coda.
I peli sulla testa, sul dorso e coda e nella parte esterna delle zampe presentano il caratteristico “effetto ticking”: il singolo pelo è suddiviso in 2-4 bande di tinte differenti, ma la punta rimane scura.
Questa tipicità è determinata dal gene abissino “Ta” e dal fattore agouti, che va ad agire sulla pigmentazione, manifestandosi nel disegno tigrato “tabby”.
Invece, il petto, il lato inferiore dell’addome e la parte interna delle zampe hanno un colore base caldo marrone, albicocca scuro, arancio.
Altri colori del Somalo derivano invece dal color lepre largamente diffuso:
- sorrel, una tonalità cannella con ticking fulvo;
- fawn, diluizione del sorrel, color daino con ticking crema;
- blu, grigio-blu con ticking blu acciaio o grigio scuro.
Nelle tonalità silver, la base del pelo è bianco argento, mentre il ticking varia a seconda del mantello.
Tuttavia, la colorazione definitiva del pelo, nel gatto Somalo e nell’Abissino, si manifesta solo verso i 2 anni di età.
Carattere del gatto Somalo
Il Somalo è un gatto agile che ha bisogno di spazi in cui potersi muovere liberamente e giocare.
È per natura un animale molto socievole. È necessario fornirgli giochi cognitivi per stimolare la sua intelligenza ed evitare un ambiente monotono, fonte di stress per qualunque animale.
Si suggerisce quindi di fornirgli diversi stimoli nella sua dimora, se non un piccolo giardino, per fargli scaricare la tanta energia e permettergli di esercitare l’istinto predatorio.
A tal proposito, attenzione ad usare per giocare con lui le proprie mani per non creare comportamenti scorretti.
Cure e aspettative di vita
Trattandosi di una razza a pelo semilungo necessita di spazzolate quotidiane, in particolare per evitare la formazione di nodi che potrebbero creare ulteriori problematiche alla cute.
Allo stesso modo non va sottovalutata l’alimentazione: completa e bilanciata permette di fornire tutti gli elementi di cui necessita un carnivoro, evitando squilibri e disturbi digestivi che possono compaiono sul lungo periodo.
In genere gli allevatori che preservano la salute della razza, tutelano i propri esemplari già prima della nascita controllando e prevenendo le patologie ereditarie a cui è soggetto il Somalo:
- atrofia progressiva della retina;
- deficit di piruvato chinasi;
- isoeritrolisi neonatale (o malattia emolitica neonatale).
Con grande attenzione alla sua salute e alle sue esigenze quotidiane, questa razza ha un’aspettativa di vita tra i 12 e i 16 anni.