Uno dei gatti domestici più piccoli del mondo, il Singapura ha un aspetto delicato, ma si contraddistingue in realtà per l’impressionante capacità atletica e il pelo simile a quello del puma.
Scopriamo di più sulle peculiarità e le controverse origini di questo gatto esotico, un tempo conosciuto come drain cat in quanto abitante dei canali di scolo di Singapore.
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Origine e storia del gatto Singapura
Le origini dei primi esemplari nell’isola di Singapore sono dibattute.
Nel 1975 una coppia americana, Tommy e Hal Meadow, tornò negli Stati Uniti da Singapore con tre gatti, Tes, Ticle e Puss’e, una femmina e due maschi, che si presumeva avessero avuto origine a Singapore.
Nel 1982, la razza era stata accettata dalla Cat Fanciers Association (CFA).
Tuttavia, nel 1987 dopo le indagini da parte di un allevatore americano di nome Jerry Mayes che si recò a Singapore, emersero documenti che rivelarono come i primi gatti provenivano in realtà dagli Stati Uniti.
I documenti indicavano che erano stati portati a Singapore nel 1974.
Sui documenti di importazione, i tre gatti erano registrati come abissini.
I Meadow erano infatti allevatori di gatti abissini, birmani e siamesi.
Il CFA aprì anche un’indagine per convalidare le origini del gatto Singapura che ha poche differenze genetiche rispetto al gatto Sacro di Birmania.
Hal Meadow confessò alla CFA che i tre gatti originali esportati da Singapore erano in realtà i nipoti di quattro gatti locali di Singapore che aveva trovato in un viaggio separato nel 1971.
La CFA ha poi stabilito che nonostante l’inganno non c’era nulla che indicasse che la razza non fosse in realtà una razza naturale di Singapore e ha chiuso l’indagine.
La conclusione è stata che il Singapura era una razza di gatto legittima.
L’International Cat Association (TICA) l’ha accettata, registrandola nel 1979.
La Cat Fanciers Association (CFA) ha concesso il riconoscimento ufficiale di Singapura nel 1982 e lo status di campione nel 1988.
Nonostante la controversia, il governo di Singapore ha nominato la razza un tesoro vivente nazionale nel 1991.
Aspetto
Il Singapura è un gatto di taglia piccola-media con un peso di circa 3,6 kg nel maschio e 2,3 kg nella femmina, ma di aspetto muscoloso.
Si contraddistingue per gli occhi grandi e molto espressivi, le grandi orecchie e un mantello di colore seal sepia ticked con tessitura serica.
Quando il singolo pelo è suddiviso in bande di tinte differenti con la punta scura si parla di effetto ticking.
Questa peculiarità è attribuita alla presenza del gene abissino “Ta” e del fattore agouti, che agisce sulla pigmentazione e grazie al quale in altre razze si manifesta il tipico disegno tigrato tabby.
Lo sviluppo del colore e del ticking è lento, impiega fino a 2-3 anni e deve essere uniforme e senza striature.
La testa del Singapura è cuneiforme, larga a livello degli occhi, si assottiglia a livello del portabaffi.
La fronte è leggermente arrotondata, il naso e il muso largo e smussato, sono corti.
Le orecchie sono larghe alla base, con punta dolcemente arrotondata.
Gli occhi hanno forma ovale, dal verde luminoso al nocciola, e sono piuttosto distanziati.
Corpo e zampe formano un quadrato e il torace è più arrotondato nei maschi, mentre il dorso è leggermente arcuato.
Le zampe sono di lunghezza media, eleganti e muscolose e si assottigliano gradatamente verso i piedi piccoli e ovali.
La coda di media lunghezza, larga alla base, si assottiglia verso una punta leggermente arrotondata.
Mantello del Singapura
Fine e setoso, senza sottopelo, il mantello del Singapura è corto e molto aderente al corpo, con disegno ticking seal bruno scuro a netto contrasto.
Le marcature si distinguono in strie sulla superficie interna delle zampe anteriori e alle ginocchia e marche nette sul musetto, con linee scure dalla fronte e dall’angolo esterno dell’occhio.
Il colore è unico: ticked seal sepia. Questo colore di base comprende tutte le tonalità dell’avorio con gola, torace, interno delle zampe e ventre di un tono più chiaro senza ticking.
La parte interna delle zampe può avere qualche striatura leggera.
Il colore delle palpebre, del naso e delle labbra sono seal bruno scuro.
I cuscinetti sono bruno rosato e il naso di color salmone da pallido a scuro.
Carattere del gatto di razza Singapura
Vivace ed estroverso, il gatto di questa razza è un piccolo puma dalla vocetta melodica e delicata, a cui piace vivere a stretto contatto con gli umani al punto da essere soprannominato “velcro cat”.
È molto curioso e adatto a vivere anche con altri animali domestici ben educati e adeguatamente socializzati.
Per mantenerlo allegro e in forma fondamentali sono i giochi e gli arricchimenti ambientali.
Cure e aspettative di vita
Il Singapura è un gatto che gode di buona salute, vive in media 12-13 anni.
È consigliabile investire in un’alimentazione di qualità e studiata sul fabbisogno energetico del singolo soggetto in funzione di età e condizioni fisiologiche.
Profilassi vaccinale, antiparassitaria e controlli annuali concorrono a prevenire l’insorgenza di eventuali problematiche e permettono al Medico veterinario di fiducia di monitorare le condizioni fisiche di ogni micio.
Il Singapura raggiunge la piena maturità a due anni.
Spesso le femmine necessitano di parto cesareo per inerzia uterina ed è quindi importante affidarsi a un veterinario esperto.
Patologie genetiche
Il Singapura è considerata una razza naturale il cui punto debole è il ridotto pool genetico e i rischi della consanguineità.
È quindi importante all’interno di un allevamento la ricerca di nuovi esemplari come riproduttori.
Gli allevatori di qualità sono preparati in tal senso, prevengono i rischi, promuovendo salute e vigore della razza.
Può essere soggetto a una patologia ereditaria, il deficit dell’enzima piruvato chinasi che comporta una riduzione della vita media dei globuli rossi, con anemia emolitica intermittente e sintomi quali perdita del peso corporeo, ittero, debolezza.
Dato che i portatori (eterozigoti) sono asintomatici e che negli omozigoti (con due copie difettose del gene e che si ammalano) l’anemia spesso si manifesta tardivamente, esiste la possibilità che sia i gatti portatori (eterozigoti) che quelli malati (omozigoti) possano riprodursi diverse volte prima che la malattia sia diagnosticata.
I test genetici nei riproduttori permettono di selezionare soggetti sani, evitando che la malattia si perpetui nella prole.
Con la riproduzione ordinaria l’allevatore non ha alcun obbligo di controlli morfologici, attitudinali o sanitari e il pedigree, che documenta l’origine dell’esemplare, è rilasciato a tutti i cuccioli nati da soggetti con pedigree.
Nella riproduzione selezionata il pedigree documenta invece anche la selezione dei riproduttori ed è rilasciato solo ai cuccioli nati da genitori controllati.
Questo è uno dei motivi che spiega il costo elevato di un animale di razza su cui bisognerebbe essere consapevoli, diffidando delle vendite online di esemplari spesso frutto di traffici illeciti a scopo di lucro e senza alcuna tutela del loro stato di salute.
Curiosità
A Singapore che significa “la città dei leoni”, questi felini sono noti come little lions of love e il gatto è soprannominato “Kucinta”, che si traduce in “Love Cat“ o “Quello che amo“.