Grazie al suo aspetto decisamente particolare, il Lykoi si è aggiudicato i soprannomi di “gatto mannaro” e “gatto lupo”, ma perché è così particolare? Scopriamolo insieme a tutte le altre caratteristiche di questa recente e inconfondibile razza di gatto.
Indice dei contenuti
Origini del Lykoi
Comparsa per la prima volta nel 2011 negli Stati Uniti, questa razza felina origina dall’incrocio di due gatti a pelo corto.
I primi a rendersi conto che alcuni gattini di una cucciolata erano diversi dagli altri furono Patty Thomas, Johnny Gobble e Britney Gobble.
Furono eseguiti diversi esami per capire il motivo per cui questi gatti fossero privi di pelo in alcune zone del corpo.
I risultati delle analisi indicarono quale responsabile un gene recessivo che fa sì che il follicolo pilifero non produca il pelo.
Dato che i gatti con quest’anomalia risultavano comunque sani, Johnny Gobble iniziò ad allevare questi animali speciali, creando così una nuova razza felina.
Contrariamente a quanto si possa pensare, data la somiglianza, il Lykoi non ha nulla a che vedere con lo Sphynx e non è un suo lontano parente.
Nel 2017 il “gatto mannaro” è stato pienamente riconosciuto come nuova varietà dalla T.I.C.A. (The International Cat Association).
Aspetto
Gatto di taglia media, atletico ed elegante, il Lykoi pesa mediamente circa 4 kg.
Il suo nome “Lykoi” vuol dire “lupo” in greco. È comunemente chiamato anche “gatto lupo” o “gatto mannaro”.
Il suo aspetto, infatti, con mantello molto rado sulla pancia e nella regione del muso, dove crea una specie di mascherina, insieme agli occhioni gialli, sembra ricordare la leggendaria creatura del lupo mannaro.
Il pelo del Lykoi è ispido ma morbido, simile a quello di un opossum, ed è distribuito come detto in modo non omogeneo.
Carattere
Il Lykoi è un gatto molto intelligente, attivo, curioso e giocherellone e necessita di continui stimoli per non annoiarsi.
Questo felino si affeziona molto al proprio umano ed è una compagnia ideale per i bambini.
Il carattere del “gatto lupo” è spesso paragonato a quello del cane e come felino ha un istinto predatorio molto elevato.
La convivenza con altri coinquilini a quattro zampe non crea alcun problema.
Il Lykoi è infatti un gatto molto socievole.
Adattabilità
A causa del suo pelo rado e della mancanza di sottopelo, è preferibile tenerlo esclusivamente come gatto di casa.
È infatti più vulnerabile ai climi freddi e il sole diretto potrebbe causargli scottature o eritemi nelle zone prive o con poco pelo.
Quindi è sempre preferibile tenerlo al caldo d’inverno e non esporlo mai direttamente ai raggi solari, soprattutto durante il periodo di muta, quando la perdita di peli scopre regioni più vaste del corpo.
Cure e aspettative di vita
Anche se scarso, il pelo del “gatto mannaro” necessita di regolari passate con una spazzola dalle setole corte e morbide.
Dove il pelo è assente la cute invece si sporca facilmente e, se non pulita, produce un eccesso di sebo.
Per questo motivo sono consigliabili bagni almeno una volta al mese.
Da non trascurare anche il taglio delle unghie, la pulizia dei denti e delle orecchie, nelle quali può accumularsi un eccesso di sebo.
Per abituare il gatto, è preferibile eseguire queste operazioni di pulizia fin dalla più tenera età dell’animale.
Non bisogna poi eccedere con la sua alimentazione e l’eventuale somministrazione di snack fuori pasto, che potrebbero portare a sovrappeso.
Anche se si tratta di una razza recente, il Lykoi sembra essere un gatto “mannaro” longevo e senza particolari patologie.
Se ben tenuto e curato, può vivere fino 13-15 anni e oltre.