“Non siamo giocattoli”: al via la campagna di Natale del Fondo Amici di Paco

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    Per il ventiduesimo anno, il Fondo Amici di Paco promuove la campagna “Non siamo giocattoli. Non regalarci a Natale” contro gli acquisti di cani o di gatti che, finita la novità, rischiano l’abbandono.

    Decine di migliaia di cani e gatti vengono abbandonati per strada ogni anno, con grossi rischi per la loro incolumità e di provocare incidenti. Sono spesso proprio i cagnolini o gattini regalati a Natale, magari fatti trovare come regali sotto l’albero, i predestinati all’abbandono.

    AdP Non Siamo Giocattoli 2020Succede quando non si ha la consapevolezza che il “possesso” di un cane o di un gatto è un impegno che comporta responsabilità e doveri (non solo in termini di cure e cibo ma anche di affetto e tempo).

    «A qualcuno sembrerà strana questa campagna in tempi di covid», spiega Diana Lanciotti, fondatrice del Fondo Amici di Paco. «In realtà proprio la pandemia, con il suo carico di chiusure, isolamenti, distanziamenti, ha portato a un aumento delle adozioni e degli acquisti di cani e di gatti. Di per sé è una bellissima cosa, però il timore è che si tratti in alcuni casi di decisioni non sufficientemente ponderate, che non tengono conto del reale impegno che un cane o un gatto comporta. E ora che viene Natale sappiamo che questa voglia di “cuccioli sotto l’albero” aumenterà. Perciò, da ventidue anni, per Natale promuoviamo una campagna che invita a riflettere su una decisione che va profondamente ponderata. Gli acquisti o le adozioni di cuccioli a Natale spesso soddisfano una richiesta dei bambini, senza pensare che un cane o un gatto sono esseri viventi e non giocattoli da usare e poi buttare quando ci si stufa. Sono proprio le adozioni natalizie, spesso frutto di un “atto d’impulso”, a trasformarsi in abbandoni estivi di cuccioloni diventati troppo ingombranti e impegnativi e tanto diversi dai teneri cucciolini che ci avevano conquistato: cani diventati ormai troppo grandi o bisognosi di cure e attenzioni per la sopportazione di tante mamme o papà che a Natale avevano ceduto ai capricci dei figli; o gatti che invece di fare le belle statuine si comportano da… gatti“.

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