Medicina comportamentale: la chiave per una nuova idea di canile

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    Comprendere il comportamento degli animali da compagnia si conferma determinante per il loro benessere e può diventare una chiave rivoluzionaria per una nuova idea di canile.

    È quello che è emerso dall’incontro formativo dedicato alla medicina comportamentale nel contesto del canile promosso da Zoetis e Fondazione Cave Canem.

    Lo studio del comportamento per offrire loro un futuro migliore

    In un mondo che è sempre più attento al legame uomo-animale e proiettato al benessere dei pet, la medicina comportamentale si sta affermando sempre più rapidamente come disciplina di riferimento.

    Chi opera in un canile non sa quasi nulla del passato degli animali ospitati, la cui vita subisce un pesante cambiamento.

    La valutazione comportamentale si rivela quindi uno strumento fondamentale.

    L’aggressività, ad esempio, può nascondere problematiche diverse, sia di natura psicologica, come preoccupazione, sia di natura fisica, come un dolore cronico.

    Comprenderne le cause per fornire un percorso mirato, significa restituire benessere all’animale e offrirgli la possibilità di un futuro migliore.

    Dare vita a un sistema che consenta un puntuale accudimento psico-fisico dei cani ospitati in canile, garantisce loro una permanenza più dignitosa e confortevole.

    E accresce le loro chances di adottabilità”, conferma Mirko Zuccari, Dog Trainer Manager di Fondazione Cave Canem.

    Un aspetto questo che può riflettersi positivamente anche sulla sostenibilità economica del Comune proprietario della struttura di riferimento”.

    La nuova idea di canile: centro di formazione e consulenza

    Proprio dalla medicina comportamentale, nasce una nuova idea di canile.

    Ovvero quella di un vero e proprio centro di formazione e consulenza capace di attrarre e diventare un punto di riferimento sia per chi è già proprietario di un pet, sia per chi desidera averne uno.

    Da luogo di isolamento e reclusione” spiega la dottoressa Manuela
    Michelazzi, DVM Specialista in Etologia applicata e benessere animale,
    il canile-rifugio può diventare punto di riferimento per adozioni mirate.

    “Un luogo dove sia chi ha già un cane, sia possibili futuri proprietari possono ricevere assistenza e informazioni per garantire benessere a 360 gradi al proprio animale”.

    Le figure importanti nel percorso di adozione

    In questa nuova visione di canile, sia Zuccari che Michelazzi concordano sull’importanza decisiva della figura del veterinario.

    Sempre con la necessità di una collaborazione sinergica con le altre figure che operano in tale contesto: educatori cinofili, operatori, volontari.

    Grazie alla valutazione comportamentale del cane è possibile identificare eventuali alterazioni del comportamento dell’animale.

    Percorsi riabilitativi idonei sono poi stabiliti per quei soggetti traumatizzati, non in grado di adattarsi alla nuova condizione o che presentino aggressività, paura e ansia d’abbandono.

    Ne consegue che la valutazione degli animali ospitati in struttura da parte di un veterinario comportamentalista consente l’individuazione di programmi di educazione per preparare il cane a una futura vita in famiglia.

    In tal modo si supporta la sua adottabilità e si riduce il rischio che possa essere riportato in canile.

    Oggi che gli animali da compagnia hanno sempre maggiore importanza nella vita delle persone, immaginare un canile diverso e migliore è possibile.

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