La presenza di animali domestici in casa varia tra i continenti, in Argentina è maggiore che in Giappone, nei paesi a maggioranza musulmana le persone tendono a non possedere cani.
In linea di massima però, più un paese è ricco più sono le persone con un animale da compagnia. Come regola generale, sottolinea Carlos Romano, direttore del settore dedicato al cibo per animali di Nestlé in America Latina, l’istinto di prendersi cura degli animali nasce quando i redditi di una famiglia superano i cinquemila dollari all’anno.
Mano a mano che le persone diventano più benestanti, il loro atteggiamento nei confronti degli animali da compagnia cambia.
Secondo alcuni sondaggi dell’istituto di ricerche Euromonitor, nei mercati emergenti i ricchi sono più propensi dei poveri a considerare gli animali da compagnia come “membri amati della famiglia” invece che come semplici animali trattati bene.
Nel 2015 un sondaggio di Harris tra o proprietari di animali da compagnia negli Stati Uniti ha rilevato come il 95 per cento di loro considerasse gli animali parte della famiglia.
Nel 2007 erano l’88 per cento. Gli americani si comportano di conseguenza. Più di due su tre permettono agli animali da compagnia di dormire nel loro letto e quasi la metà ha comprato loro dei regali per il compleanno.