Due anni fa, nell’agosto del 2016, in Norvegia un fulmine ha ucciso 323 renne su una collina del parco nazionale Hardangervidda.
Gli animali si erano probabilmente avvicinati per farsi caldo a vicenda, ma una tempesta di fulmini li ha colpiti e ha ucciso quasi tutto il branco.
La scarica elettrica del fulmine si era trasmessa tramite l’umidità del terreno e ha colpito quindi la maggior parte delle renne.
Uno studio pubblicato la scorsa settimana dall’Università norvegese delle scienze della vita e l’Università della Norvegia sudorientale, ha dimostrato che le carcasse delle renne possono aumentare la diversità vegetale di quella zona.
Nelle feci degli sciacalli, che si sono recati sul luogo per cibarsi dei cadaveri delle renne, sono stati infatti trovati semi che potrebbero generare delle nuove piante.