Il 35° rapporto Italia di Eurispes ha riservato un sondaggio sulla percezione degli animali domestici da parte degli italiani.
Nel documento di sintesi (RI2023), al terzo capitolo riservato a “Diritti e doveri nella legalità costituzionale e internazionale” la scheda-sondaggio n. 30 si intitola “Animali: un amore (im)possibile?”.
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Il numero degli animali da compagnia secondo il rapporto Eurispes
Dal Rapporto è emerso che la tendenza ad accogliere in casa un animale è in ribasso.
Sebbene infatti attualmente il 32,7% degli italiani possiede un animale domestico, in confronto al rilievo del 2022 il dato ha subìto un’inflessione negativa del 5%.
In media, negli ultimi dieci anni, almeno un terzo degli italiani ha ospitato in casa un animale domestico.
Le percentuali più alte sono state raggiunte nel 2016 e nel 2021 quando rispettivamente il 43,3% e il 40,2% della popolazione aveva dichiarato di possedere almeno un animale domestico.
Il cane mantiene il primato di pet preferito dagli italiani (42%), superando di quasi otto punti percentuali l’apprezzamento per i felini.
Le spese per gli animali di casa
Gli italiani riconoscono la necessità di sostenere dei costi per il proprio pet.
Il 33,2% dichiara infatti di spendere tra 51 e 100 euro per soddisfarne i bisogni.
C’è però anche chi decide di contenere tali spese: il 18,7% di chi ha un animale in casa spende infatti meno di 30 euro al mese per i pet.
Tra le modalità di risparmio in questo ambito troviamo: la rinuncia all’adozione di un nuovo animale (36%), l’acquisto di cibo meno costoso (35,8%), la rinuncia a cure o interventi chirurgici costosi (28,5%) e la riduzione del numero delle visite veterinarie a cui sottoporre l’animale (26,3%).
Solamente il 3,2% degli italiani possessori di pet spende tra i 200 e i 300 euro mensili e le voci di spesa più dispendiose sono sempre quelle legate alla salute e all’alimentazione dei propri beniamini.
Nuove tendenze
Per elaborare il lutto relativo al decesso del proprio animale, il 14,7% degli intervistati da Eurispes ha pensato di utilizzare un cimitero virtuale: un sito online in cui ciascuno può inserire un’immagine del proprio animale ed eventualmente corredarla di date e/o sfondo (una pietra tombale, una croce, ecc..) e associarla a un epitaffio creato di proprio pugno.
In ogni momento è possibile “visitare le sepolture” anche degli altri pet defunti “presenti” nel cimitero virtuale.
Prima della sepoltura virtuale è previsto su richiesta un funerale online e l’11,9% degli intervistati ha dichiarato di prenderlo in considerazione, nel momento in cui il proprio animale domestico dovesse venire a mancare.
Un non trascurabile 13,1% valuta anche l’ipotesi di venir seppellito insieme al proprio beniamino, davvero ormai considerato un vero familiare tanto che ben un italiano su cinque (20,2%) tra chi possiede almeno un animale domestico, ha seriamente preso in considerazione di destinare una parte della propria eredità a quest’ultimo.