La vaccinazione antirabbica è necessaria per tutte le movimentazioni dei nostri animali sia nei Paesi membri dell’UE che nei Paesi terzi.
È necessario che l’animale venga vaccinato almeno 21 giorni prima di partire, con un’età non inferiore alle 12 settimane.
Un’eccezione a questa regola per i cuccioli di cane, furetto e gatto di età inferiore alla prestabilita si presenta se questi sono accompagnati da dichiarazione scritta in carta libera che attesti che il cucciolo non è entrato in contatto con animali possibilmente infetti, oppure se muniti di microchip e passaporto accompagnati dalla madre (vaccinata).
È importante però informarsi prima di attuare questa opzione con il Paese di destinazione (contattando il Consolato), perché ad esempio proprio l’Italia non lascia introdurre animali di età inferiore alle 12 settimane non vaccinati contro la rabbia.
Un altro aspetto importante legato alla rabbia è dato dal controllo della titolazione degli anticorpi, che si fa tramite un esame del sangue che rileva gli anticorpi contro il virus, presenti nel caso l’animale sia stato vaccinato.
È richiesta al rientro in Italia se si proviene da Paesi non riconosciuti indenni come Brasile, Egitto, Islanda, Marocco, Nuova Zelanda, Thailandia, Turchia e Tunisia.
Conviene effettuarla prima di partire dall’Italia, in modo che sul documento di identificazione del nostro cane/gatto/furetto vi sia il risultato favorevole al rientro dello stesso in UE senza problemi, senza allungamento dei tempi tecnici e rischio di quarantena precauzionale.
Esistono dei laboratori riconosciuti dall’Unione Europea che effettuano questa titolazione anticorpale: l’elenco degli stessi è consultabile all’indirizzo web: http://ec.europa.eu/food/animal/liveanimals/pets/approval_en.htm
A cura della Dott.ssa AnnaPaola Rivolta