Paure nel cane: quali sono le tre più frequenti ? Scopriamole!

La paura è un’emozione primaria di difesa, utile all’organismo per proteggersi da un pericolo, e può essere evocata anche da ricordi, in cui si attiva il sistema nervoso autonomo per affrontare il pericolo.

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paure nel cane
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Le tre paure più frequenti per il cane sono in ordine: il temporale, la visita dal veterinario, i rumori forti.

Leccarsi le labbra è un primo sintomo di paura nel cane, così come l’abbassare le orecchie lateralmente, allontanarsi lentamente dallo stimolo, sbadigliare, guardare rapidamente in varie direzioni, gironzolare in modo intenso e afinalistico.

La fobia è una paura irrazionale, persistente, e per eliminarla occorre molto tempo.

È causata da maladattamento, ed esposizioni ripetute allo stimolo causa di fobia producono un aggravamento della risposta, fino ad attacchi di panico.  Gli individui fobici spesso divengono ansiosi.

L’ansia è una reazione di apprensione che anticipa un pericolo, e si può manifestare senza uno stimolo identificabile; è quindi aspecifica e ha cause intrapsichiche, deriva da un conflitto interiore.

Le fobie possono essere ontogenetiche, cioè derivare dal periodo di sviluppo del cane, post-traumatiche (meno frequenti), oppure in altri casi è probabile che esista una predisposizione genetica.

La fobia dei temporali è presente in grado lieve o elevato nel 49% dei cani; è maggiore nelle femmine sterilizzate e nei cani trovati abbandonati o adottati da canili.

Cani di grossa taglia tendono ad essere meno paurosi e più addestrabili, forse per la selezione avvenuta nei secoli.

Si possono ottenere risposte emozionali condizionate positive, per esempio mettendo un tappetino in un luogo appartato con un gioco o un osso finto da rosicchiare.

Anche la musica può placare il cane: se egli ascolta frequentemente un brano insieme al proprietario, nel caso in cui venga lasciato solo, abbaia meno e gratta meno la porta se il brano viene riprodotto.

Il cane e le paure: come aiutarlo?

È bene ricordare che se il cane è spaventato non va punito, ma rassicurato (non è vero che si rafforza la paura, perché siamo noi la sua base sicura!); è necessario assicurarsi che si trovi in un luogo sicuro, cercare di farlo giocare; gli si può accostare un altro cane che non ha quella paura, e utilizzare il controcondizionamento.

La desensibillizzazione si può applicare a stimoli gestibili, facendo percepire al cane uno stimolo depotenziato, tanto da non suscitare paura, e poi aumentarlo via via quel tanto che non scatena la paura, fino ad arrivare a un normale stimolo che non fa più paura (ad esempio, il suono dell’aspirapolvere inizialmente molto lontano, e man mano più vicino).

Le tutine contenitive possono diminuire efficacemente la paura dei temporali, facendo sentire il soggetto più protetto.

FONTE: La Settimana Veterinaria

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