Quali sono gli esami di routine negli uccelli? Vediamoli insieme!

Individuando il microrganismo patogeno responsabile di una determinata malattia, il medico veterinario può mirare la terapia in modo efficace, minimizzando i tempi di recupero di un animale.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

esami di routine negli uccelli
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Durante il monitoraggio di routine o una visita per indagare meglio uno stato patologico sono indicati alcuni esami utili per valutare lo stato di salute degli uccelli. Tra gli esami di routine negli uccelli, oggi prenderemo in considerazione quelli microbiologici.

Come e dove cercare i batteri patogeni?

Un metodo molto utile e poco invasivo per monitorare i batteri presenti in vari distretti degli uccelli pet è senza dubbio l’esame batteriologico ottenuto sostanzialmente in tre modi: Prelievo mediante tampone, coprocoltura, esame del lavaggio di coane o ingluvie.

Mediante tamponi molto fini, simili nella conformazione a dei piccoli cotton fiock, è possibile prelevare microscopiche porzioni di muco, liquidi corporei, feci, film batterico presente su mucose quali: congiuntiva, narici, coane (il piccolo foro presente sul palato duro), oro-faringe, trachea (anche se per questo esame è più consigliata una breve sedazione), ingluvie, orecchio, cloaca, lesioni cutanee.

L’apparato respiratorio è meglio monitorato con un prelievo mediante tampone da narici, coane o trachea.

Per l’apparato digerente invece è indicato indagare sia con tampone sia con lavaggio l’esame del contenuto dell’ingluvie (o gozzo negli uccelli ove è presente, o comunque la porzione esofagea negli altri) ma anche mediante prelievo di materiale fecale direttamente dalla cloaca oppure attraverso la coltura delle feci.

Conoscendo la flora batterica “normale” per specie o genere di uccelli è quindi possibile discriminare il corretto funzionamento o la necessità di ricorrere a farmaci (probiotici, antibiotici) in evidenza di alterazione.

Ad esempio in uccelli granivori la flora batterica fisiologica è costituita da cocchi gram positivi (enterococchi) o lattobacilli, mentre bastoncelli gram negativi come Escherichia coli non dovrebbe essere presente. In uccelli carnivori come ad esempio i rapaci invece sono comuni e fisiologici batteri gram negativi.

Funghi e lieviti

Anche i miceti possono essere ricercati mediante esami microbiologici sia attraverso il prelievo con tamponi sterili sia in coltura da contenuto dell’ingluvie. L’esame micologico in genere richiede almeno 7 – 10 giorni di coltura ma è indispensabile per avere conferma in caso si sospetta aspergillosi dei sacchi aerei o infezioni da lieviti a livello di apparato digerente.

Esami di routine negli uccelli: perché cercare i microrganismi?

Antibiotici, antifungini e i vari presidi medici non possono essere somministrati per tentativi.

Mediante la ricerca in vitro dei principi attivi più efficaci il medico veterinario può mirare la terapia in modo efficace, minimizzando i tempi di recupero di un animale.

Un antibiotico non efficace non solo non contribuisce a portare a guarigione l’uccello ammalato ma indebolisce l’animale e può favorire la resistenza dei batteri, liberi di riprodursi e causare anche il decesso del paziente.

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