A ciascuna specie i suoi parassiti! Ogni animale è ospite involontario di numerosi ospiti indesiderati, sia esterni che interni. Con questo secondo articolo affronteremo i pidocchi della cavia, ectoparassiti dai quali il proprietario deve difendere il proprio pet.
Il porcellino d’India è un animale estremamente delicato e la sua salute e benessere possono essere seriamente minacciati dalla presenza di parassiti esterni che, oltre a danneggiare la cute ed il mantello, possono influire in maniera ben più ampia sulle condizioni generali dell’animale.
Oltre gli ectoparassiti che appartengono al grande gruppo dei pidocchi, possono verificarsi anche infestazioni da parte delle più comuni pulci del cane e del gatto (Ctenocephalides spp.).
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I pidocchi della cavia, chi sono?
I pidocchi della cavia, anche detti mallofagi, sono insetti e, a differenza degli acari, nello stadio adulto possiedono solamente tre paia di arti e non quattro.
Le dimensioni sono ben maggiori in quanto la loro lunghezza varia da 1 a 2 mm e ciò li rende facilmente visibili ad occhio nudo. Per osservarli è in genere sufficiente spostare il pelo e sarà possibile vederli fuggire dalla luce muovendosi sulla cute o in mezzo al mantello.
I pidocchi caratteristici della cavia sono Gyropus ovalis, caratterizzato da un corpo leggermente più corto e tozzo, Gliricola porcelli, decisamente più lunga e sottile, e Trimenopon hispidum, il meno frequente dei tre e quindi quello più raro da trovare sui nostri animali.
Quali sono i sintomi e le cause?
Generalmente le infestazioni di lieve entità arrecano all’animale un disagio limitato, così come è più difficile la comparsa di lesioni da grattamento.
Al contrario, infestazioni più massicce, che spesso coincidono con scarsa igiene del ricovero ed animali non ben tenuti, possono creare molto fastidio e prurito intenso con conseguenti lesioni da grattamento (irritazione cutanea, formazione di croste, caduta del pelo ed infezioni batteriche secondarie), emissione di lamenti e scadimento delle condizioni generali del soggetto.
Anche i pidocchi si trasmettono prevalentemente per contatto diretto tra animali, sebbene l’utilizzo di gabbie non adeguatamente pulite e disinfestate o lettiere sporche possono favorire l’infestazione.