Nel gatto la perdita di pelo, con formazione di aree di alopecia (prive di pelo), può ho avere diverse cause, tra cui un disturbo del comportamento.
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La pulizia del mantello nei gatti
I gatti trascorrono parte della giornata (circa il 30-50% del tempo di veglia) dedicandosi alla auto-toelettatura (grooming), per la quale le zampe anteriori e in particolare la lingua ruvida rappresentano uno strumento fondamentale.
La pulizia della testa è effettuata leccando una zampa anteriore per poi strofinarla sulle varie parti del muso e del cranio.
L’azione della lingua sul manto svolge anche l’importante compito di stimolare le ghiandole sebacee, il cui secreto mantiene il mantello impermeabile.
L’allogrooming consiste nel praticare questa attività di pulizia nei confronti di un altro individuo ed è generalmente accettato come forma di accudimento e comportamento affiliativo in molte specie caratterizzate da socialità.
Già dalla terza settimana di vita il gattino è in grado di praticare sia il grooming su sé stesso, che l’allogrooming sulla madre e sul resto della cucciolata.
Quest’ultimo è effettuato sia tra gatti conviventi in ambiente domestico, sia tra gatti che vivono in libertà, appartenenti alla stessa colonia.
Perdita di pelo nel gatto per troppa pulizia
L’alopecia può manifestarsi nei soggetti in cui il tempo di grooming aumenta decisamente e in cui, accanto al normale istinto di pulizia, insorge tendenza a rimuovere il pelo.
Tale lesione può rappresentare una conseguenza allo stato di stress dell’animale.
La lingua ruvida caratteristica della specie felina è in grado di spezzare il pelo e asportarlo fin dalla base, lasciando un’area alopecica per la riduzione della lunghezza dei peli da rottura traumatica del fusto pilifero.
Nel caso poi in cui il gatto si strappa il pelo con i denti, l’alopecia sarà da riduzione del numero di peli.
Essa può essere completa e più frequentemente non si associa ad altre lesioni cutanee.
La localizzazione può essere molto estesa (comprendendo addome, torace, parte laterale delle cosce, fianchi e occasionalmente anche regione lombare), oppure ben delimitata con distribuzione a chiazze (alopecia focale) su una precisa area del corpo (principalmente arti, fianchi, coda).
Alopecia simmetria felina
Nella specie felina si riconosce un tipo di alopecia caratterizzata da aspetto simmetrico chiamata “alopecia simmetrica autoindotta felina” (ASA felina), caratterizzata dalla riduzione della lunghezza e/o del numero dei peli, in assenza di lesioni cutanee.
Per questo tipo di alopecia non è segnalata alcuna predisposizione collegata all’età o al sesso, mentre esiste predisposizione di razza (Siamese, Abissino) e tende a manifestarsi maggiormente nei gatti dal temperamento nevrile.
Più frequente in gatti strettamente indoor e spesso conseguenza di cambiamenti ambientali (ad esempio, stress sociali come l’introduzione di altri gatti), ha andamento stagionale.
Diagnosi e prevenzione della perdita di pelo nel gatto per disturbo comportamentale
L’alopecia autoindotta può essere il sintomo di una malattia pruriginosa (ad esempio allergia o ectoparassitosi, che andranno quindi adeguatamente diagnosticate e trattate) o di un malessere psichico.
La diagnosi di alopecia felina autoindotta psicogena si ottiene quindi solo quando si è giunti all’esclusione di altre cause fisiologiche o sottostanti problemi dermatologici.
L’importanza dell’arricchimento ambientale
Ottenuta dal Veterinario la diagnosi di alopecia autoindotta psicogena felina, l’adeguato trattamento deve prevedere anche un idoneo arricchimento ambientale.
Il gatto necessita infatti di attuare il comportamento esplorativo, di predazione e di caccia.
Poiché tali comportamenti hanno bisogno di esprimersi sulle tre dimensioni, è importante mettere a disposizione del gatto spazi verticali e ambienti in cui l’animale possa nascondersi.
Questo tipo di problematica sembra infatti spesso manifestarsi spontaneamente in contesti in cui la stimolazione esterna è carente e il gatto sembra tranquillo.