Perché un cane manifesta aggressività e un altro, della stessa razza, no?

Uno studio americano ha mostrato l’esistenza di un legame tra il comportamento aggressivo e i microrganismi che vivono a livello intestinale.

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aggressività del cane
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Perché un cane manifesta aggressività e un altro, della stessa razza, no? I fattori sono molti, e non tutti compresi pienamente. Certo, si sa che in gioco vi sono molteplici aspetti: comportamentali, ambientali e genetici, e uno studio nordamericano viene ad aggiungere un tassello a questo mosaico, nell’ottica di sviluppare possibili soluzioni terapeutiche.

Un’equipe di ricercatori della statunitense Oregon State University (Osu) sta infatti da tempo studiando se esista una correlazione tra la composizione del microbioma intestinale il comportamento dei cani.

A questo scopo ha realizzato uno studio, su una trentina di cani salvati, che ha mostrato l’esistenza di un legame tra il comportamento aggressivo e i microrganismi che vivono a livello intestinale.

È bene specificare però che, come confermato dagli stessi autori, i risultati dello studio non consentono di affermare che la composizione del microbioma intestinale di un cane provoca aggressività, o viceversa, ma solo che esistono associazioni statistiche tra il comportamento di un animale e i microrganismi che ospita.

Tuttavia, il lavoro dei ricercatori dell’Oregon State University rappresenta un passo avanti per una gestione più efficace di un disturbo comportamentale del cane che può avere esiti anche fatali per altri cani o anche l’uomo.

Lo studio si è basato su recenti ricerche che collegano la diversità compositiva del microbioma intestinale alla regolazione comportamentale e psicologica in altri mammiferi, come topi e umani.

L’aggressività in un cane è un comportamento stigmatizzato”, ha detto la coautrice dello studio Monique Udell, ricercatrice in comportamento animale presso il College of Agricultural Sciences dell’Osu, “e tende a essere vista come una mancanza del singolo animale. Ma è importante considerare l’aggressività e altre sindromi comportamentali anche in termini di fisiologia. Forse ci sono cause fisiologiche sottostanti che possiamo affrontare, o se no, forse ci sono aspetti comportamentali predittivi con implicazioni fisiologiche”.

FONTE: LaSettimanaVeterinaria

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