Pelo del cane: come prendersene cura in inverno?

Ecco alcuni consigli e suggerimenti utili su come prendersi cura, in inverno ma non solo, di pelo e sottopelo del nostro amico a quattrozampe. In inverno, se le persone possono fare affidamento su cappotti e maglioni, gli animali si proteggono grazie al pelo.

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cane pelo
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Gennaio, tra tutti i mesi invernali, è il mese più freddo per eccellenza: basti pensare ai “giorni della merla” ovvero gli ultimi giorni di gennaio, che, secondo la tradizione, sarebbero i tre giorni più freddi dell’anno. Tuttavia, grazie al pelo, il cane si protegge dal freddo.

Il pelo protegge il cane dal freddo in inverno

Difatti, il pelo degli animali è una preziosa copertura per l’autoregolazione della temperatura corporea. Grazie ad un potere termoisolante, infatti, il pelo in inverno tiene il freddo “fuori”, impedendogli così di arrivare alla cute e di raffreddare l’animale.

In autunno e in primavera cani e gatti cambiano il pelo e inizia la fase della muta. In primavera, invece, il mantello si rinnova crescendo meno fitto e più leggero. In autunno, infine, il pelo cresce più folto.

Il pelo protegge dal caldo, dal freddo e dagli agenti atmosferici: per questo è molto importante prendersene cura. A dare qualche consiglio in merito ci ha pensato MYLAV, laboratorio di analisi veterinarie “dei clinici per i clinici” che con un team di consulenti esperti a 360° si prende cura, insieme a medici veterinari, della salute degli animali.

Cosa spazzolarlo in base alla lunghezza

Nei cani il pelo viene distinto in: lungo (es. Bearded Collie, Levriero Afgano, Pastore Bergamasco) semilungo (es. Pastore Tedesco, Terranova, Samoiedo e Siberian husky), corto (es. Fox Terrier, Labrador o Rottweiller) o raso (es. Alani, Bassotti, Boxer e Dobermann).

Pelo raso

Nelle razze canine a pelo raso, ovvero cortissimo e aderente alla pelle, il pelo si presenta fitto ed è opportuno spazzolarli con guanto antistatico. Per chi fa caso ai peli su divani o altro, forse è bene che sappia che le razze a pelo raso cambiano il pelo nel corso di tutto l’anno, e non soltanto nel passaggio da una stagione all’altra.

Pelo corto

Con i mantelli a pelo corto, l’utilizzo di un guanto antistatico può̀ essere associato a un pettine a denti corti, ben fitti. Due accortezze in più: se il pelo è corto ma allo stesso tempo folto, è suggeribile l’uso di una spazzola ad aghi sottili e morbidi per togliere i nodi un paio di volte alla settimana, passando subito dopo anche una spazzola di setole per eliminare eventuale sporco residuo.

Pelo semilungo

La cura del pelo semilungo è più̀ impegnativa: questo può essere più̀ o meno vitreo e impermeabile, associato a un sottopelo di misura inferiore, in genere fitto e lanoso, per mantenere la temperatura corporea. Per delle spazzolature periodiche, circa ogni venti giorni, il cardatore e la spazzola sono un valido aiuto, da associare, all’uso di slanatori durante la spazzolatura giornaliera e in fase di lavaggio.

Pelo lungo

La spazzolatura migliore per un cane a pelo lungo, infine, si effettua con un pettine a denti larghi con punte arrotondate, partendo dalla testa e proseguendo per tutto il corpo. Per le razze a pelo lungo con folto sottopelo è meglio prediligere spazzole ad aghi sottili per districare delicatamente i grovigli, eliminando nodi e sporcizia (foglie e fango).

Vi sono poi razze, quali Gordon, English e Irish Setter, Cocker Spaniel, Yorkshire Terrier, ad esempio, dotate di pelo lungo, ma senza sottopelo protettivo: per queste vale la regola di pettinare con cautela, per non graffiare la pelle e far male all’animale.

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