Patologie della prostata nel cane

La prostatite batterica acuta e cronica, l’ascesso prostatico, le cisti paraprostatiche e la neoplasia prostatica sono tra le principali patologie della prostata del cane. Vediamo di ciascuna i sintomi e il trattamento.

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A cura di: Dott.ssa Irene Vitaloni

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Dopo aver trattato in un altro articolo l’iperplasia prostatica benigna (IPB), affronteremo ora le altre patologie della prostata del cane, ovvero: la prostatite batterica acuta e cronica, l’ascesso prostatico, le cisti paraprostatiche e la neoplasia prostatica.

Prostatite batterica acuta

Vi sono alcuni meccanismi difensivi nel liquido seminale che costituiscono una barriera protettiva:

  • zinco, che in elevate concentrazioni svolge un ruolo battericida, impedendo che le infezioni raggiungano la vescica per via retrograda;
  • protezione antimicrobica verso gli spermatozoi nel tratto femminile;
  • flusso continuo (urina e fluido prostatico);
  • movimenti peristaltici e pressioni uretrali.

cane-triste-alla-finestraQualora uno o più di questi meccanismi venisse a mancare, oppure in tutti quei casi in cui si ha alterazione del parenchima prostatico o alterata funzione del tratto urinario (cistiti batteriche, calcoli uretrali, uretriti), l’animale si viene a trovare in una condizione che lo predispone allo sviluppo di infezioni della ghiandola prostatica (prostatite infettiva).

Generalmente, la prostatite acuta è una malattia di cani maturi interi o castrati recentemente.

Di solito è conseguente a infezione ascendente di batteri dall’uretra nella ghiandola prostatica iperplastica.

L’infezione può verificarsi, anche se con meno frequenza, per via ematogena.

I principali patogeni responsabili sono Escherichia coli (70%); Staphylococcus spp.; Klebsiella spp; Proteus mirabilis; Mycoplasma canis; Pseudomonas aeruginosa; Enterobacter spp.; Streptococcus spp.; Pasteurella spp.; Haemophilus spp.

Raramente l’infezione è invece data da funghi.

Sintomi

I cani con prostatite batterica acuta tipicamente presentano segni di malattia sistemica con anoressia, vomito e febbre, oltre a segni di organo più specifici, come difficoltà di urinazione e defecazione, segni di dolore addominale, secrezione anomale uretrale/prepuziale e deambulazione rigida.

Terapia della prostatite batterica acuta

Il trattamento della prostatite batterica acuta è dato da una terapia antimicrobica mirata e impostata sulla base dell’esame colturale e dell’antibiogramma dei liquidi urinari e/o prostatici o del parenchima prostatico.

Spesso questa terapia dovrà protrarsi per un periodo di tempo prolungato per ridurre la probabilità di formazione di ascessi prostatici.

L’esame colturale sull’urina e sul liquido prostatico dovranno esser valutati sia durante il trattamento, sia 1-2 settimane dopo la sospensione della terapia antimicrobica sotto indicazione del proprio Veterinario curante.

Ascesso prostatico

L’ascesso prostatico può verificarsi in seguito a una prostatite batterica acuta o a una metaplasia (trasformazione) prostatica squamosa indotta da estrogeni da una cisti infetta.

La terapia dell’ascesso prostatico richiede una combinazione di drenaggio chirurgico e un appropriato trattamento antimicrobico, poiché gli antibiotici da soli non eliminano con successo l’infezione.

La riduzione dell’apporto di sangue locale a seguito dei cambiamenti strutturali della ghiandola tende ad ostacolare la penetrazione degli antibiotici e di questo verrà tenuto conto per valutare la scelta terapeutica migliore.

Prostatite batterica cronica

Le infezioni batteriche croniche sono più frequenti delle infezioni batteriche acute.

Entrambe colpiscono principalmente i cani maturi interi o quelli infetti subito prima della castrazione.

L’infezione persiste nella prostata durante il trattamento antimicrobico a breve termine.

Questo determina la reinfezione del tratto urinario una volta interrotta la terapia antimicrobica.

Come per le forme acute il trattamento dovrà basarsi sull’esame colturale e antibiogramma.

Cisti paraprostatiche

Sono residui pieni di liquido, che quando presenti si trovano all’esterno del parenchima prostatico.

Gli animali possono presentare sintomi in base alle dimensioni delle cisti e comprendono defecazione e urinazione difficoltosa, ma raramente incontinenza.

La maggior parte delle cisti paraprostatiche non richiede alcun trattamento, perché sono reperti casuali.

Quando le cisti paraprostatiche determinano segni clinici, il Medico veterinario valuterà l’approccio chirurgico più adatto al paziente.

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Neoplasia prostatica

L’adenocarcinoma è la neoplasia prostatica più frequente nel cane.

Comune è anche il carcinoma a cellule transizionali, derivato dall’uretra prostatica.

Altri tumori come il carcinoma sarcomatoide, l’emangiosarcoma, primitivo e metastatico e il linfoma sono invece segnalati raramente.

La sopravvivenza degli animali che presentano questo tipo di patologia è purtroppo spesso breve (settimane-mesi).

I tumori prostatici possono esser molto aggressivi e altamente metastatici, diffondendo a livello polmonare, osseo, vertebrale.

È importante affidarsi al Veterinario specialista che valuterà le possibilità di terapia medica e/o chirurgica in base al singolo caso.

Prevenzione delle patologie della prostata nel cane

Purtroppo per alcune patologie possono non esserci margini assoluti di risoluzione.

Per questo è importante imparare a riconoscere precocemente segni e sintomi di patologia prostatica nel nostri animali e rivolgersi subito al proprio Veterinario per poter diagnosticare il problema, trattarlo e/o alleviare i sintomi del cane.

Visite cliniche di routine ed esami di screening, soprattutto su animali di età avanzata, possono giocare un ruolo importante nell’individuazione precoce delle patologie della prostata nel cane.

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