Ogni anno nei Paesi Bassi vengono acquistati circa 150.000 cani, di cui circa 50.000 provengono dall’estero.
Spesso è difficile stabilire l’origine esatta di questi cuccioli, sempre più spesso vittime di traffici.
Per combattere questo fenomeno, il ministro dell’Agricoltura Carola Schouten, ha annunciato l’introduzione, da gennaio 2020, di un passaporto per cani obbligatorio.
Questa misura fa parte di un pacchetto di nuove proposte che sono state presentate, in una lettera alla Camera dei rappresentanti, per migliorare il benessere degli animali.
Tramite questa misura, si vuole proteggere il futuro acquirente, che avrà più elementi per valutare la buona fede di un venditore.
Con questo documento che descrive lo stato di vaccinazione del cane e contiene informazioni sulla sua origine e su eventuali precedenti proprietari, è possibile sapere con certezza se l’animale proviene da un allevatore professionista affidabile.
Il Governo vuole limitare il commercio illegale focalizzando l’attenzione su allevatori senza scrupoli e importatori che rischieranno così multe o sanzioni.
Questo passaporto, il cui costo non è ancora definito, può essere rilasciato solo da un veterinario.
L’obbligo si applicherà a tutti i cuccioli appena nati e ai cani importati.
Il passaporto canino olandese obbligatorio sarà introdotto nel 2020.
Ricordiamo che nei Paesi Bassi è già obbligatorio microchippare e procedere alla registrazione dei cani.
“Ci sono molte violazioni dei regolamenti veterinari, e questo crea proble- mi di salute e di benessere per gli animali, che spesso entrano nei Paesi Bassi troppo giovani e con documenti falsi” ha affermato il ministro dell’Agricoltura olandese.
Speriamo che questa nuova misura che verrà messa in atto aiuterà davvero a combattere il traffico illegale di cuccioli di cane.
FONTE: LaSettimanaVeterinaria
