Parrocchetto dal collare, il pappagallino dal colore verde brillante

Andiamo a conoscere questo pappagallino famoso soprattutto per la sua socievolezza e per la colorazione del suo piumaggio. In molte città del nostro Paese, piccoli stormi di parrocchetti dal collare sono ormai colonie stabili e i loro richiami echeggiano tra alberi nei parchi o fra le torri dei castelli.

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A cura di: Dott.ssa Elena Ghelfi

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Originario dei territori centro orientali africani, India e Pakistan, il parrocchetto dal collare è stato in seguito introdotto in Egitto, Zanzibar, Mauritius, Medio Oriente fino ad Hong Kong e Cina, per poi diffondersi come specie alloctona anche in Europa a seguito di liberazioni volontarie o fughe accidentali.

Piccoli stormi di parrocchetti dal collare sono ormai colonie stabili in molte città italiane e i loro richiami echeggiano tra alberi nei parchi o fra le torri dei castelli.

Habitat originario e…di adattamento!

Nei territori di origine questi parrocchetti prediligono aree aperte, anche se piuttosto aride, zone dedicate all’agricoltura ma non disdegnando anche gli insediamenti umani.

Fondamentali per la sopravvivenza i grandi alberi di acacia (Acacia arabica) tra le cui fronde trovano riparo ma soprattutto cibo (i semi), così pure come palmeti.

Sono stati però osservati su alberi sparsi nelle grandi città mediorientali così come nei boschi decidui in India o nelle aree meno fitte di jungla oppure nei giardini, nei campi coltivati.

Di cosa si nutre il parrocchetto dal collare?

In natura questi pappagalli si nutrono di una gran varietà di frutti, bacche, germogli o semi così pure fiori e nettare.

Da questa estrema adattabilità si può facilmente intuire il motivo per cui anche nelle nostre città senza bisogno di aiuti “umani” (foraging o nidi artificiali) si sono diffusi, si riproducono con successo e creano sempre nuove colonie.

Caratteristiche fisiche del parrocchetto dal collare

I parrocchetti dal collare comprendono 4 sottospecie:

  • Psittacula krameri, il più noto e allevato;
  • Psittacula parvirostris (più piccolo, privo di sfumature gialle nel piumaggio e con un becco leggermente più piccolo ma di un rosso più intenso);
  • Psittacula borealis (taglia maggiore, il piumaggio presenta colorazione verde più intensa, la macchia nucale è di colore grigio azzurro, il collare è di dimensioni maggiori);
  • Psittacula manillensis (taglia più grande rispetto al krameri, piumaggio di tonalità verde più scura e mandibola più grande che può essere sia rossa che nera).

Il più conosciuto e diffuso dei 4 ovvero lo Psittacula krameri misura circa 40 cm, di cui 20-25 solo di coda, la colorazione ancestrale è verde brillante, leggermente più chiara a livello di ventre, coda verde che sfuma in azzurro, piume sotto le ali gialle.

Il maschio, giunto a maturazione sessuale, presenta un evidente macchia violacea sulla nuca, collare rosato sul collo, a bande nere anteriormente.

Gli occhi (neri) sono circondati da un anello perioftalmico arancione, il becco presenta una doppia colorazione: rossa superiore, nera inferiore.

Il collare è il segno distintivo del parrocchetto

Il caratteristico collare è un segno distintivo non solo della specie ma anche di riconoscimento del sesso.

Le femmine oltre a non mostrare segni di collare presentano anche una coda leggermente più corta.

Questi pappagalli sono stati allevati da tantissimi anni grazie alla socievolezza e adattabilità, la colorazione del piumaggio, grazie a sapienti selezioni, è molto varia, in commercio si possono reperire soggetti uniformemente blu, cobalto, bianchi, cannella, lutini, grigi ma anche pezzati.

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