Le orche imitano il linguaggio umano? A quanto pare la risposta sarebbe si. A darne prova è Wikie, un’orca femmina di 14 anni che vive al Marineland Aquarium di Antibes in Francia.
Il cetaceo nero e bianco ha imparato a riprodurre alcune parole come hello o bye-bye dopo aver ascoltato i ricercatori che ripetevano i diversi vocaboli.
Wikie è stata bravissima durante lo studio: ha saputo riprodurre alcune parole anche al primo colpo. Grazie a questa sua abilità, è entrata a far parte degli animali – un cerchia assai ristretta – capace di imitare suoni tipici degli esseri umani. Delfini, elefanti, pappagalli, oranghi e beluga sono alcuni di questi abili animali.
Lo studio condotto sull’orca, pubblicato poi sulla rivista The Royal Society, ha visto come tutti isuoni sono stati riprodotti entro 17 tentativi.
Anzi, quelli tipici dei suoi simili quindi “da orca” riprodotti dall’uomo o parole semplici come “hello”, le sono riusciti subito.
Le orche, già da tempo, si sapeva che erano delle ottime imitatrici di suoni, rumori e versi. Per esempio questi maestosi cetacei sanno imitare i versi dei loro simili e i versi di delfini tursiopi e leoni marini. Ma grazie a questo studio, sappiamo che sono anche imitatrici dell’uomo e di altre orche.
CURIOSITÀ SULLE ORCHE
Il nome latino dell’orca è Orcinus orca.
Orcinus è un aggettivo che si riferisce all’Orco, che, per i Romani, era un dio dell’oltretomba.
Orca (dal greco antico: ὄρυξ, óryx, “grosso pesce”) è talvolta associato ad assassina, sul modello dell’inglese killer whale.
L’orca è l’unica specie esistente riconosciuta nel genere Orcinus, una delle molte specie animali descritte da Linneo nel Systema Naturae del 1758.