Milano è un esempio di civiltà e integrazione: a settembre uno stabile confiscato alla criminalità organizzata anni fa, sito in via Ripamonti a Milano, di ben 500mq su due piani, giardino e terrazzo, è diventato luogo di accoglienza per i senzatetto con i loro amici quadrupedi.
La struttura già nei primi mesi del 2019 aveva offerto servizio notturno a 50 persone senzatetto, e il Comune ha quindi poi deliberato l’uso sociale per le persone bisognose coi loro animali d’affezione.
Il centro ha 50 posti letto, è aperto 24 ore su 24 e va vissuto dagli ospiti come una casa reale, con percorsi di inclusione sociale come borse lavoro o tirocini per alcune professioni.
La permanenza è di 6 mesi (con proroga massima di altri 6) ma solo per chi aderisce al progetto di reinclusione.
La struttura avrà personale specializzato per gli animali come istruttori cinofili e Medici Veterinari.
La scelta di accettare gli animali nasce dal fatto che spesso proprio chi è refrattario ad accettare il ricovero nei centri comunali è chi è accompagnato da un cane e non vuole, ovviamente, abbandonarlo.
C’è da considerare che, come dice la prof.ssa Fossati, Garante per la tutela degli animali del Comune di Milano, “avere un cane è, in molti casi, l’unica forma di ‘legame familiare’ possibile, da cui non intendono separarsi” e che i partecipanti all’iniziativa puntano al loro reinserimento sociale, per migliorare la propria condizione e quella del loro amico peloso.