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Ipertensione nei gatti: una bomba ad orologeria!
Gli studi hanno rilevato che 1 gatto su 6 oltre i 7 anni può soffrire di ipertensione. Se il gatto è affetto da insufficienza renale cronica o ipertiroidismo, il rischio diventa più alto: 1 gatto su 3.
Però poche persone sanno che anche i gatti possono soffrire di ipertensione – 74% non ne ha mai sentito parlare – e la misurazione della pressione viene eseguita in meno del 2% dei gatti nella visita di routine.
L’ipertensione può essere una bomba ad orologeria per la salute del gatto. “Può causare gravi danni ai principali organi bersaglio come gli occhi, i reni, il cuore e il sistema nervoso,” spiega Rosanne Jepson, specialista in medicina interna. “Sfortunatamente è una condizione insidiosa: il gatto può sembrare perfettamente sano fino a che non gli viene misurata la pressione o manifesta gravi conseguenze.” L’assenza di segni precoci è la ragione per cui l’ipertensione viene spesso definita ‘killer silenzioso’.
I reni e gli occhi sono organi bersaglio dell’ipertensione felina
I danni da ipertensione possono essere gravi ed irreversibili se la malattia non viene trattata. Spesso associata a malattia renale cronica (condizione frequente nei gatti anziani), l’ipertensione danneggia il rene e contribuisce a peggiorare la malattia renale.
Ci possono essere gravi danni anche agli occhi come la cecità improvvisa. “È una condizione che progredisce in modo lento e subdolo con uno scompenso improvviso in cui gli animali perdono la vista” spiega Frédéric Goulle, veterinario specialista in oftalmologia. “I proprietari arrivano in visita quando si accorgono che i gatti non vedono più o sono titubanti nei movimenti, quando fino al giorno prima stavano perfettamente.”
Questo stadio tardivo è purtroppo quello in cui spesso si riscontra la malattia. Diagnosi e trattamento precoci permettono di prevenire o aiutare nella risoluzione di questi gravi danni. Se la terapia è adeguata e abbastanza tempestiva, le lesioni si possono risolvere e i gatti possono avere una buona qualità di vita nonostante la malattia.
La prevenzione è fondamentale
Considerando le possibili conseguenze, la prevenzione è la risposta. Ceva ha creato nel 2018 il 1° Mese dell’Ipertensione Felina, in collaborazione con ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani.
Nel 2019 Ceva ed ANMVI hanno deciso di riproporre il Mese dell’Ipertensione Felina, per aumentare ulteriormente la consapevolezza sulla malattia fra i proprietari di gatti, eleggendo il mese di Ottobre come momento dedicato all’Ipertensione.
“Ripetiamo con impegno questa campagna di sensibilizzazione, incoraggiati dal successo di pubblico che ha avuto l’anno scorso alla sua prima edizione” dichiara il Presidente Anmvi Marco Melosi. “La prevenzione non è mai abbastanza e, soprattutto nei proprietari di gatti, richiede di essere costantemente stimolata. Con il Mese dell’Ipertensione Felina desideriamo avvicinare i proprietari ai Medici Veterinari, in chiave di prevenzione e di responsabilizzazione alla salute del gatto, attraverso una iniziativa semplice ed efficace”.
“Mercurychallenge” rivela nuovi sorprendenti dati
Mercurychallenge è la prima è più grande indagine europea sull’ipertensione mai condotta nei gatti. Il Mese dell’Ipertensione Felina e Mercurychallenge costituiscono due iniziative con cui Ceva Salute Animale ed ANMVI auspicano di migliorare la gestione dell’ipertensione e quindi la qualità di vita dei gatti.
Nel 2018, più di 3.600 gatti sono stati controllati, rilevando 1.200 soggetti ipertesi e quindi una percentuale di incidenza maggiore. “Questo suggerisce che l’ipertensione sia una malattia sottostimata a causa della scarsa consapevolezza su questa condizione” osserva Alessia Crippa di Ceva Salute Animale.
Scopri di più sul Mese dell’Ipertensione Felina e i Medici Veterinari aderenti sul sito www.amodeus.vet/it