La malocclusione dentale nella cavia è un motivo di visita dal medico veterinario molto frequente.
Quando il consumo della sommità dei denti (determinato dalla masticazione e dal consumo di alimenti duri ed abrasivi) non avviene, i denti iniziano a crescere a dismisura e possono deformarsi, deviare il loro asse, incurvarsi, formare punte e causare, di conseguenza, lesioni alla mucosa del palato, delle guance e alla lingua.
Le ferite che si creano sulla mucosa vengono molto spesso infettate dai batteri presenti in questa sede, con formazione di ascessi.
La sovracrescita e la deviazione dei denti è facilmente visibile a livello degli incisivi: è sufficiente sollevare le labbra per vederle, ma molto più complicata è la loro osservazione, da parte del proprietario, quando ad essere coinvolti sono i molariformi, dal momento che la cavia non si lascia ispezionare con piacere l’interno delle fauci.
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Malocclusione dentale nella cavia: quali sono i fattori predisponenti?
Per quale motivo si verifica questo problema? In qualche modo lo abbiamo già accennato, ma forse è meglio approfondire l’argomento. La malattia dentale è una sindrome e come tale riconosce diversi fattori predisponenti e scatenanti.
Tra questi, quelli più comuni sono sicuramente i seguenti:
- Predisposizione genetica
- Alimentazione inadeguata
- Traumi
Scendiamo un po’ più nel particolare.
Predisposizione genetica
Può capitare che i caviotti manifestino questo problema già in giovanissima età, ovvero nelle prime settimane o mesi di vita.
Quando il fenomeno si presenta così precocemente è legato ad un problema di tipo congenito e, di conseguenza, ereditabile.
Questi soggetti, quindi, nascono già con un difetto di occlusione, spesso legato a malformazioni pre-natali a livello della mandibola, della mascella o dei denti stessi.
Sarebbe consigliabile non far riprodurre questi animali, onde evitare che possa generare una prole con questo stesso tipo di alterazioni.
Alimentazione inadeguata
Lo abbiamo già sottolineato in precedenza: una cavia che non viene alimentata nella maniera corretta può andare incontro a questa patologia con maggiore frequenza.
Il fieno e l’erba, lo ricordiamo, devono sempre essere alla base della dieta di questo animale, anche per ragioni legate alla salute dei denti.
La masticazione prolungata che richiedono i suddetti alimenti, la loro durezza ed abrasività favorisce il regolare consumo dei denti. La malattia dentale acquisita nella cavia è anche associata alla carenza di selenio ma soprattutto di Vitamina C.
In che modo la vitamina C entra nella genesi della malocclusione?
Questo elemento, che il porcellino d’India non riesce a sintetizzare in maniera autonoma ma necessita di essere introdotto nell’organismo attraverso il cibo, è fondamentale per la produzione di collagene.
La sua carenza comporta una maggiore lassità dei legamenti che mantengono in sede i denti e di conseguenza può determinare la loro instabilità fino anche alla caduta.
Traumi
Provate ad immaginare una cavietta che cade dal divano e sbatte il muso a terra. Questo è solo un esempio di possibile trauma. Cosa comporta?
Tra i tanti danni che potrebbero conseguirne vi è anche la frattura di uno o più denti oppure delle ossa che compongono la mandibola o la mascella.
La ricrescita del dente potrebbe non avvenire nella maniera più corretta, così come la frattura delle ossa che lo ospitano (e la loro successiva saldatura) potrebbe procedere in maniera non simmetrica, causando la perdita degli idonei rapporti anatomici e quindi creare un successivo difetto di occlusione.