Per preservare la salute del proprio gatto domestico è basilare seguire le raccomandazioni degli esperti relative alle malattie infettive feline.
Attraverso la medicina basata sull’evidenza (EBM, Evidencebased medicine), le nuove ricerche e un’analisi accurata relativa al tipo di vita che conduce il proprio amico a quattro zampe, è possibile delineare delle linee guida.
Tali raccomandazioni definiscono ad esempio quali sono le vaccinazioni fondamentali per tutti i gatti (panleucopenia, calicivirosi, herpesvirosi e rabbia nelle regioni endemiche), le vaccinazioni non essenziali, da effettuare in base al rischio (FeLV, clamidiosi, bordetellosi e peritonite infettiva felina) e le vaccinazioni non consigliate per mancanza di dati (FIV).
Cinque regole da ricordare sulle malattie trasmissibili nel gatto:
- La gestione delle malattie trasmissibili nel gatto rappresenta uno dei punti più critici: conoscerle e saper individuare i fattori da cui dipendono è fondamentale per la stesura di una valida strategia di prevenzione.
- “Prevenire è meglio che curare”, anche e soprattutto nel caso degli allevamenti, è necessario pianificare una gestione a carattere preventivo delle malattie che potrebbero svilupparsi e diffondersi all’interno della struttura, lasciando all’intervento terapeutico il ruolo di evento raro, se non eccezionale.
- La realizzazione di un piano di prevenzione non può prescindere dal conoscere l’esatto significato di “trasmissibilità” di una malattia, nonché di tutti quei fattori che concorrono alla sua insorgenza e/o diffusione: le vie/modalità di trasmissione, i vettori eventualmente implicati (meccanici e/o biologici), le caratteristiche dell’ospite, i caratteri propri del patogeno (batterio, virus, protozoo ecc.) e, non ultimi, i fattori ambientali.
- È fondamentale essere a conoscenza del ciclo evolutivo delle malattie trasmissibili, ossia di tutti gli stadi che, in successione, caratterizzano il loro decorso: esposizione, periodo di incubazione, periodo prodromico, stadio di malattia, stadio di regressione e guarigione.
- Il fattore “ambiente” influenza enormemente l’insorgenza e/o diffusione di una malattia. Infatti, sia che una malattia possa essere trasmessa direttamente da un soggetto infetto a un soggetto sano (malattia contagiosa) sia che la sua diffusione richieda l’intervento di un vettore, i fattori ambientali risultano sempre fortemente coinvolti.