La malattia parodontale (MP), anche conosciuta con il termine parodontite o parodontopatia, è una malattia infiammatoria multifattoriale a decorso cronico-evolutivo che colpisce i tessuti di sostegno del dente, ovvero la gengiva, il cemento, l’osso alveolare e il legamento parodontale.
Riconosce come causa scatenante la presenza della placca batterica, che, accumulandosi in corrispondenza dell’orletto gengivale, è responsabile del primo stadio della malattia, ovvero la gengivite.
Concorrono all’evoluzione della malattia anche fattori predisponenti, come ad esempio la razza, la taglia, l’età, la risposta individuale alla malattia, la presenza di malocclusioni, la ritenzione dei denti da latte, nonché fattori scatenanti, come le cattive abitudini alimentari o di gioco.
La MP viene didatticamente distinta in 4 stadi (gengivite, parodontite lieve, parodontite moderata e parodontite grave), in rapporto al grado di coinvolgimento delle strutture parodontali, in particolare del legamento e dell’osseo alveolare.
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Diagnosi della malattia parondontale
La diagnosi di MP prevede un’accurata anamnesi, volta ad indagare le abitudini alimentari, eventuali vizi comportamentali, difficoltà nella prensione e masticazione del cibo; anche il segnalamento risulta importante, perché la MP colpisce soprattutto razze di taglia piccola e solitamente animali al di sopra dei 3 anni di età.
Si prosegue poi con un accurato esame visivo del cavo orale, per esaminare la presenza di deformazioni, tumefazioni, perdita di saliva, eventuali lesioni in corrispondenza delle giunzioni muco-cutanee. È importante valutare un’eventuale aumento di volume dei linfonodi regionali.
Ne deriva che, ogni qual volta il nostro amico cane presenti problemi nella prensione e/o masticazione o anche più semplicemente dei fastidi a livello del cavo orale, è indispensabile riferirsi al proprio Medico Veterinario di fiducia, l’unica figura professionale in grado di eseguire correttamente tale complesso iter diagnostico, arrivando alla definizione non solo della malattia in quanto tale, ma anche del suo stadio di gravità.
…e il trattamento?
Infatti, il trattamento della MP dipende dal grado di coinvolgimento e distruzione dei tessuti parodontali: nei primi stadi della malattia, il trattamento si avvale della rimozione della placca e del tartaro tramite ablatore ad ultrasuoni e successiva lucidatura con pasta abrasiva degli elementi dentali, mentre i gradi più avanzati della malattia possono avvalersi, quando possibile, della chirurgia parodontale volta al salvataggio degli elementi dentali oppure, nei casi più gravi, all’estrazione dell’elemento dentale.
Come prevenire la malattia parodontale?
Una volta eseguito il trattamento professionale, è importante istruire il proprietario sull’importanza di una corretta alimentazione e delle cure domiciliari, al fine di mantenere una corretta igiene del cavo orale.
Occorre sottolineare come la prevenzione sia lo strumento più importante per limitare i danni della MP, che non sono solamente locali, ovvero confinati alla cavità orale, ma sono soprattutto sistemici; la continua diffusione di batteri ed endotossine dal cavo orale al torrente circolatorio è, infatti, responsabile delle conseguenze a distanza della MP, come le malattie cardiovascolari, epatiche e renali.
Le cure domiciliari sono rappresentate dalla pulizia quotidiana dei denti, tramite spazzolino e prodotti specifici per animali, come dentifrici o paste enzimatiche presenti in commercio, al fine di limitare il più possibile l’accumulo della placca e la conseguente formazione del tartaro.