Tra le malattie infettive causa di deplumazione o alterazione del piumaggio è ben nota agli allevatori e negozianti esperti la circovirosi, o “malattia del becco e delle penne” o PBFD.
Questa patologia virale incurabile, mortale, altamente infettiva può colpire numerose specie di pappagalli: cacatua, calopsite e pappagalli australiani, cinerini (particolarmente letale), parrocchetti e ondulati.
Il virus si diffonde molto facilmente con la forfora e la desquamazione cutanea e resta vivo e attivo per molto tempo nell’ambiente su oggetti, scatole per il trasporto di animali vivi o mangiatoie, se non si provvede tempestivamente a pulizia e disinfezione.
La manifestazione cutanea più nota è la graduale deplumazione del pappagallo (nel genere cacatua) preceduta da deformazione del calamo delle penne e della struttura cornea del becco (con deformazione) e presenza di emorragie nelle piume in crescita.
I pappagalli infettati in seguito muoiono per il coinvolgimento di organi importanti per la difesa dell’organismo, quindi risultano più deboli e suscettibili a diarree o polmoniti.
La patologia è molto subdola: inizialmente può causare solo una alterazione nella colorazione delle piume (soprattutto nei parrocchetti).
Il sospetto deve essere fugato avvalendosi della diagnosi di certezza formulata da un medico veterinario esperto che ha provveduto ad eseguire esami genetici o microbiologici accurati e sensibili.
Nel pappagallino ondulato è tipica una forma clinica definita “muta francese” in cui il circovirus si può associare al polioma virus.
Il soggetto infettato dimostra i primi sintomi dopo la prima muta ed è molto caratteristica perché il pappagallino si ritrova gradatamente senza le remiganti e le timoniere e non riesce più ad avere una ricrescita normale del piumaggio.
Le cocorite con questa patologia sopravvivono per anni, senza grossi problemi ad eccezione dell’impossibilità di volare, ma sono infettive per altri pappagalli!
Le malattie infettive sono molto pericolose negli uccelli, per cui bisogni prestare sempre molta attenzione e rivolgersi sempre al medico veterinario.
E le malattie ormonali?
Non solo malattie infettive ma anche alcune malattie ormonali (soprattutto legate alla sfera sessuale) o metaboliche causano prurito o alterazioni al follicolo pilifero e sono altrettanto pericolose per la salute dell’animale.
Spesso gli organi endocrini coinvolti alterano la loro funzionalità a causa di una errata gestione reiterata nel tempo.
Ad esempio un’alimentazione squilibrata e troppo ricca di grassi induce lesioni epatiche, tali per cui il fegato si ingrossa, preme sugli altri visceri, viene meno il suo compito di “filtro” e di produttore di enzimi.
Il pappagallo può mascherare per anni la grave situazione di disagio metabolico che il suo organismo deve fronteggiare, ma a poco a poco il suo corpo comincia a esporre chiari segnali di malfunzionamento: unghie e becchi che si allungano in modo spropositato (soprattutto nelle cocorite), addomi penduli, piume e penne si colorano di giallo (segno di accumulo di biliverdina nella ghiandola dell’uropigio), piume di colore anomalo in alcune parti del corpo (ad esempio piume rosse sul petto nel cinerino) prurito in tutto il corpo.
Se non si provvede tempestivamente e radicalmente fornendo una dieta sana ed equilibrata, movimento, vitamine, depurativi ed epatoprotettori il pappagallo è destinato a morire per complicazioni legate all’aggravamento dell’epatopatia.