La tartaruga liuto: habitat, alimentazione e curiosità

La tartaruga liuto è un magnifico esempio di biodiversità marina, ma anche un indicatore della salute dei nostri oceani. Vediamo com'è fatta e in quali mari si può trovare.

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A cura di: Dott.ssa Irene Vitaloni

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La tartaruga liuto (Dermochelys coriacea) è una delle creature più affascinanti e antiche del pianeta.

Tra le sette specie di tartarughe marine esistenti è la più grande di tutte.

Raggiunge infatti lunghezze superiori ai due metri e pesi che superano i 900 chilogrammi.

Il particolare carapace della tartaruga liuto

Questa specie è facilmente riconoscibile grazie al suo carapace non dotato di scaglie ossee, ma composto da una pelle spessa e coriacea, e dalla caratteristica forma da cui prende il nome.

Il carapace è suddiviso in sette creste longitudinali e ha una colorazione che varia dal nero al blu scuro con macchie bianche.

In quali mari si può trovare la tartaruga liuto?

La distribuzione geografica della tartaruga liuto è sorprendentemente ampia: si trova in tutti gli oceani del mondo, dal circolo polare artico fino ai mari tropicali.

Predilige le acque aperte e profonde, ma le femmine ritornano alle spiagge sabbiose delle regioni tropicali e subtropicali per deporre le uova.

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Riproduzione e alimentazione

Il ciclo riproduttivo della tartaruga liuto è impressionante: ogni due o tre anni, le femmine compiono lunghi viaggi di migliaia di chilometri per tornare alla spiaggia natale dove sono nate, spesso affrontando pericoli significativi per deporre le uova.

La dieta della tartaruga liuto è principalmente composta da meduse, che cattura grazie al suo becco affilato e robusto.

Questa dieta è fondamentale per controllare le popolazioni di meduse, che altrimenti potrebbero proliferare eccessivamente.

Purtroppo, la tartaruga liuto spesso scambia i sacchetti di plastica galleggianti per cibo commestibile, essendo nel loro fluttuare simili alle loro prede, ingoiandoli con conseguenze spesso letali.

La lotta alla sopravvivenza della tartaruga liuto

Le sfide alla sopravvivenza della tartaruga liuto sono numerose e gravi.

Tra queste vi sono:

  • la perdita dell’habitat a causa dell’urbanizzazione dell’ambiente costiero, che riduce o degrada l’ambiente naturale;
  • l’inquinamento marino;
  • le catture accidentali nelle reti da pesca;
  • il cambiamento climatico che altera le temperature della sabbia, influenzando il sesso dei nascituri (una temperatura della sabbia più calda produce più femmine, mettendo a rischio l’equilibrio della popolazione).

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Gli sforzi per proteggere la tartaruga liuto sono intensi e globali.

Le misure di conservazione includono la protezione delle aree di nidificazione, la regolamentazione della pesca per ridurre le catture accidentali e le campagne di sensibilizzazione per ridurre l’inquinamento marino.

Inoltre, le tecnologie moderne come i dispositivi di esclusione delle tartarughe (TEDs) sono implementate nelle reti da pesca per permettere alle tartarughe catturate accidentalmente di fuggire.

In conclusione, la tartaruga liuto non è solo un magnifico esempio di biodiversità marina, ma anche un indicatore della salute dei nostri oceani.

La sua protezione e conservazione sono cruciali non solo per la sua sopravvivenza, ma anche per l’equilibrio ecologico degli habitat marini di cui fa parte.

La tutela di questa specie richiede uno sforzo globale e una maggiore consapevolezza delle nostre azioni sull’ambiente marino.

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