Una macchia rossa spunta dalla siepe, prende coraggio e si avvicina alla finestra… è un pettirosso.
In inverno in città questi simpatici volatili si aggirano nei giardini o si avvicinano a balconi e davanzali in cerca di cibo.
Il piccolo uccellino canoro è molto vivace e curioso, e se qualcosa attira la sua attenzione si muove sul terreno con lunghi balzi, arrestandosi all’improvviso in posizione eretta, scuotendo ali e coda come per mettersi in mostra.
La livrea è inconfondibile e spicca tra gli arbusti o gli alberi spogli, sul terreno scuro o sulla neve.
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Caratteristiche del pettirosso
Il pettirosso (Erithacus rubecula) è un piccolo passeriforme appartenente alla famiglia dei Muscicapidae.
Pesa in media dagli 11 ai 22 grammi, ha un’apertura alare di 20-22 cm, è lungo circa 13 cm e vive in media 3-4 anni.
Il piumaggio è molto caratteristico: petto e fronte sono color arancio vivace, mentre il resto del piumaggio è di colore bruno oliva e il ventre è bianco-grigio.
I giovani soggetti invece non presentano ancora la colorazione arancione e sul piumaggio si notano piccole macchie scure.
Alimentazione
Principalmente insettivoro si alimenta generalmente a terra, ma anche in volo.
Non è raro trovare qualche pettirosso che si avvicina guardingo mentre ci si dedica al giardinaggio dissodando o rivoltando la terra, per nutrirsi di larve e vermetti nascosti nel terreno.
In inverno i pettirossi non rifiutano grasso e semi, che possono essere messi loro a disposizione in mangiatoie.
La sua dieta è comunque varia: chioccioline, lombrichi, insetti e larve, frutti di bosco come bacche, more, mirtilli, ribes, fragole, lamponi.
Carattere e distribuzione
Comportamento e carattere del pettirosso
Piccolo e apparentemente mansueto il pettirosso è estremamente territoriale e sa farsi valere sui suoi simili, ma anche su altre specie di piccoli uccelli che frequentano il giardino o il boschetto.
I combattimenti sono piuttosto vivaci e i contendenti si mostrano particolarmente aggressivi.
Tipico atteggiamento di minaccia si palesa mostrando il petto gonfio dal colore appariscente, scuotendo la coda ed oscillando da una zampa all’altra in posizione eretta, cercando quindi di apparire più grande.
Invece del melodioso canto in questi frangenti emette un cinguettio di avvertimento.
La ben nota spavalderia si mostra anche nei confronti dell’uomo avvicinandosi a giardinieri o contadini mentre lavorano la terra per nutrirsi dei vermi di cui è ghiotto.
Diffusione e riproduzione del pettirosso
In Europa è diffuso e comune in mote aree, dove si adatta bene a vari ambienti, anche se predilige aree alberate, ma non troppo fitte, ombrose e fresche, con radure erbose e arbusti.
Nidifica in spaccature o buchi negli alberi, nelle siepi o in vecchi oggetti abbandonati.
Gli accoppiamenti in genere avvengono da dicembre fino all’inizio della primavera.
Le uova picchiettate di rosso sono covate per circa 15 giorni, mentre l’involo dei piccoli avviene dopo altre 2 settimane dalla schiusa.
Il canto melodioso, che si può ascoltare per tutto l’inverno all’imbrunire, ha ispirato musicisti e poeti, come Chopin nella Grande Polonaise brillante op. 22, ma anche in tempi moderni (De Andrè e Bertè) ed è caratterizzato da brevi cinguettii intervallati da gorgheggi e brevi frasi.
Miti e leggende sul pettirosso
Il pettirosso ha sempre affascinato l’uomo: già in epoca celtica e per le popolazione del Nord Europa incarnava i simboli dei mitologici dei, in particolare simboleggiava il dio Thor, portatore di nuvole e tempesta.
Anche nella tradizione romagnola la migrazione del pettirosso fa presagire l’arrivo della neve.
Da tempi remoti è simbolo dell’arrivo dell’anno nuovo e del passaggio dall’inverno alla primavera e alla rinascita.
Leggende popolari in epoca cristiana invece cercano di spiegare il motivo del piumaggio e lo fanno risalire al momento della crocifissione di Gesù Cristo.
Si narra infatti che il pettirosso cercò di liberarlo dalla corona di spine e si ferì macchiandosi il petto.
Da quel giorno il piccolo uccello porta sul petto quella macchia color sangue segno distintivo della sua generosità.