Il microbiota intestinale e la salute della cute di cane e gatto

Studi recenti hanno permesso di scoprire l'influenza del microbiota intestinale sulla salute cutanea anche di cane e gatto. Vediamo questo cosa significa e quali effetti può avere su alcune patologie della pelle dei nostri animali da compagnia.

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A cura di: Dott.ssa Giada Bagnagatti De Giorgi

microbiota cane vet
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Negli ultimi anni lo studio del microbiota intestinale ha raccolto, oltre che in ambito umano, sempre maggiore interesse anche per la sua relazione con la salute della cute di cane e gatto.

Che cos’è il microbiota?

Con il termine microbiota si intende l’insieme dei microrganismi che colonizza un determinato luogo e in questo articolo approfondiremo il microbiota dell’intestino.

Studi recenti hanno permesso di scoprire la presenza di un’influenza dei batteri presenti nell’intestino sulla salute cutanea (il cosiddetto asse cute-intestino).

All’interno dell’intestino, sia nostro che dei nostri animali, sono infatti presenti tantissimi batteri che rivestono un ruolo fondamentale per il benessere.

Quando i batteri intestinali sono presenti in tipo e numero normale, l’intestino si trova in eubiosi.

In questo caso lavora al meglio e influenza positivamente anche gli altri organi e tessuti, come la cute.

Le funzioni del microbiota intestinale

Per capire la connessione dell’asse cute-intestino dobbiamo considerare le funzioni del microbiota intestinale.

Il microbiota è fondamentale per mantenere l’integrità strutturale e funzionale dell’intestino stesso e per la regolazione del sistema immunitario locale e non solo.

“Guidando” il sistema immunitario è in grado di aiutare a proteggere l’organismo dall’ingresso di patogeni intestinali.

Inoltre, permette l’assorbimento di nutrienti benefici per tutto l’organismo.

microbiota cane

Connessione cute e microbiota intestinale: il caso della dermatite atopica nel cane

Una delle patologie su cui ci si è maggiormente focalizzati per valutare l’asse cute-intestino è stata la dermatite atopica, sia umana che canina (DA).

Questa malattia infiammatoria cronica e recidivante causa prurito e segni clinici cutanei caratteristici in soggetti predisposti geneticamente.

È contraddistinta da un’anomala risposta agli allergeni ambientali da parte del sistema immunitario e, contemporaneamente, da una barriera cutanea compromessa.

Come anticipato, il microbiota intestinale ha un’importante funzione nell’educazione del sistema immunitario, che in corso di patologie come la dermatite atopica risulta alterato.

Nel momento in cui il microbiota intestinale viene danneggiato (ad esempio da un uso prolungato e non controllato di antibiotici) si modifica nelle sue componenti (disbiosi).

In seguito a questo si possono avere ripercussioni non solo a livello intestinale, ma anche di altri organi extra intestinali, come la cute.

La disbiosi inoltre non permette la produzione e l’assorbimento di sostanze quali vitamine e oligoelementi fondamentali per la salute della pelle.

Contemporaneamente agenti patogeni prendono il sopravvento scatenando l’infiammazione (anche a livello cutaneo).

Probiotici e salute cutanea

Nonostante sia chiara la correlazione tra microbiota intestinale e salute cutanea, non se ne conosce ancora il meccanismo esatto.

È accertato però che l’uso di probiotici può ridurre o prevenire la comparsa di segni clinici in cani affetti da dermatite atopica.

I probiotici sono microrganismi “vivi” presenti nel tratto intestinale di ogni essere vivente o introdotti per via orale (meglio noti come fermenti lattici vivi), in grado di vivere/giungere all’intestino e di colonizzarlo apportando diversi effetti benefici.

In caso di patologie multifattoriali, come la dermatite atopica, le ricerche mediche suggeriscono che è necessario agire su più fronti,  andando quindi anche a rafforzare l’eubiosi o a curare la disbiosi intestinale.

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