Il glaucoma nel cane e nel gatto: come riconoscerlo ai primi sintomi

Esistono molti tipi di glaucomi e, di conseguenza, di classificazioni.

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A cura di: Dott. Andrea Marchegiani

glaucoma
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Il glaucoma è una patologia oculare caratterizzata da un aumento della pressione interna dell’occhio, detta pressione intraoculare o IOP (intraocular pressure).

Per la complessità dei meccanismi che ne sono alla base, in parte ancora oggi incompresi, si può parlare di sindrome glaucomatosa.

Cos’è l’umor acqueo e a cosa serve

L’umor acqueo è un liquido trasparente normalmente contenuto all’interno dell’occhio, come meglio specificato nella sezione relativa all’anatomia oculare.

Questa sostanza è prodotta da una porzione di iride non visibile a occhio nudo, chiamata corpi ciliari. È rilasciata poi nella camera posteriore dell’occhio.

Attraverso la pupilla l’umor acqueo fluisce nella camera anteriore.

Qui viene drenato nell’angolo formato dalla congiunzione tra la cornea (parte trasparente dell’occhio) e la sclera (parte bianca), chiamato angolo irido corneale.

Le funzioni dell’umor acqueo sono quella di fornire tutto il nutrimento necessario al cristallino e di asportare i metaboliti.

Il glaucoma: come e perché si produce

Per comprendere meglio i complessi meccanismi alla base del glaucoma proviamo a immaginare l’occhio come un sistema costituito da rubinetto (corpi ciliari), lavandino (camera anteriore e posteriore dell’occhio) e scarico del lavandino (angolo irido-corneale).

In condizioni normali, a rubinetto aperto e foro di scarico libero da occlusioni, l’acqua defluisce senza problemi (pressione intraoculare normale).

Nel caso in cui si apra ancor di più il rubinetto, l’acqua inizia a ristagnare nel lavandino (aumento della pressione intraoculare) e più apriamo il rubinetto più si alza il livello dell’acqua stessa (pressione).

La stessa cosa (innalzamento della pressione) succede quando si occlude lo scarico del lavandino (angolo irido corneale).

Questo breve espediente ci aiuta a capire in maniera semplice ed efficace i meccanismi molto complessi che portano all’instaurarsi di elevate pressioni all’interno dell’occhio.

Il glaucoma è anche definito neuropatia (malattia nervosa) ottica (a partenza dall’occhio).

Questo perché i suoi effetti più gravi sono esercitati a livello di retina, le cui fibre nervose confluiscono in quello che è il nervo ottico, deputato al trasporto delle immagini dall’occhio al cervello.

I diversi tipi di glaucoma

Esistono molti tipi di glaucomi e, di conseguenza, di classificazioni.

Il glaucoma può essere primario quando la malattia è a carico delle porzioni oculari che producono o drenano l’umor acqueo.

Oppure secondario, che si sviluppa in seguito ad altre malattie dell’occhio o di altri distretti.

Il glaucoma può interessare un solo occhio oppure entrambi.

In quest’ultimo caso si assiste solitamente prima alla comparsa di glaucoma su un occhio e poi sull’altro.

A volte l’angolo irido-corneale può essere normale (glaucoma ad angolo aperto) oppure chiuso per la presenza di alterazioni congenite o acquisite (glaucoma ad angolo chiuso).

Quali sono i sintomi del glaucoma nel cane e nel gatto?

Il cane o il gatto affetti da glaucoma, se potessero parlare, molto probabilmente ci riferirebbero di avere un fortissimo mal di testa, cosa che viene comunemente raccontata dalle persone affette da glaucoma.

I nostri amici animali, però, lo sappiamo, non parlano ed allora dovremmo essere bravi noi, in quanto proprietari, ad accorgerci di qualcosa che non va.

Il cane o il gatto tendono a mangiare di meno e mostrare segni di malessere, sono più abbattuti e hanno meno voglia di giocare ed uscire.

L’occhio interessato tende ad aumentare di volume e ad assumere una colorazione bianca/blu, che lo fa apparire ancora più grande di quanto non sia.

Nei casi più gravi l’animale può perdere la vista dall’occhio interessato e può presentare lesioni che vanno dall’ulcerazione della cornea fino addirittura alla sua perforazione.

Cosa fare?

I sintomi sono caratteristici e basta recarsi dal proprio Medico veterinario di fiducia per la diagnosi, che si basa sulla misurazione della pressione interna dell’occhio.

Il piano terapeutico e la gestione del paziente variano a seconda del tipo di glaucoma.

In corso di glaucoma secondario (più frequente nel gatto in seguito a episodi di uveite) è fondamentale diagnosticare la patologia alla base e risolverla per poter ristabilire normali livelli di pressione intraoculare.

Nel caso di glaucoma primario ad angolo aperto (forma più frequente nel cane, dove sono colpite soprattutto le femmine di mezza età) si somministrano colliri che riducono la produzione di umor acqueo e ne aumentano il drenaggio.

In corso di glaucoma ad angolo chiuso, oltre alla somministrazione di colliri che ne riducono la produzione, è necessario intervenire chirurgicamente.

Questo per favorire il drenaggio dell’umor acqueo, cercando di aprire l’angolo irido corneale dove possibile oppure posizionando dei micro impianti di aspirazione di umor acqueo all’interno dell’occhio.

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