Il geco gigante della Nuova Caledonia (Rhacodactylus leachianus) è il geco vivente più grande del mondo.
Parlando di gechi abbiamo in mente una piccola lucertola con le dita a “ventosa”, capace di arrampicarsi su qualsiasi superficie.
Effettivamente molti gechi non superano i 10 cm di lunghezza totale, ma con quasi 2.200 specie attualmente conosciute, ci sono delle eccezioni.
Alcune popolazioni di gechi giganti raggiungono infatti una dimensione totale di circa 40 cm e possono arrivare a pesare quasi mezzo chilo.
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Area di origine dei gechi giganti
Questi magnifici bestioni sono endemici della Nuova Caledonia, un arcipelago al largo della costa orientale dell’Australia.
Nonostante la Nuova Caledonia sia soggetta a disboscamenti per mano degli umani, urbanizzazione e agricoltura ledano l’habitat di diverse specie, esistono ancora diverse aree protette in cui i gechi possono vivere.
I gechi giganti popolano praticamente tutto l’arcipelago, dall’isola principale Grande Terre, a tutti gli isolotti che la circondano.
Le abitudini di vita di questa specie sono prettamente arboricole.
Ciò nonostante nelle maggior parte delle isole satelliti la vegetazione è più bassa ed è quindi più facile incontrare questi animali.
Al contrario sono difficilmente individuabili su Grande Terre (GT), dove nelle foreste le piante raggiungono anche i 30 metri.
L’effetto dell’isolamento geografico sul geco gigante
Un altro fenomeno curioso è che l’isolamento geografico ha ridotto le dimensioni dei R. leachianus; infatti su tutte le isole satelliti non riescono a raggiungere le dimensioni delle popolazioni presenti su GT.
Inoltre, anche le loro capacità riproduttive sono cambiate.
I gechi giganti che provengono da Grande Terre diventano riproduttivi tra i 4 e i 6 anni.
Tutte le popolazioni delle isole circostanti iniziano invece a riprodursi molto prima, tra i 2 e i 3 anni.
Un simpatico rettile di semplice adattabilità
Questi splendidi geconi hanno riscosso grande popolarità tra gli appassionati, grazie al fatto che siano tendenzialmente mansueti, che si alimentino di insetti ma anche di pappette liofilizzate.
Non hanno necessità di particolari accorgimenti ambientali, se non qualche ramo, qualche sughero cavo e un buon livello di umidità.
Infatti, le foreste della NC hanno climi temperati che difficilmente scendono sotto i 10 °C invernali e sopra i 30 °C estivi.
Il range di temperature compreso tra i due estremi è l’ideale per la vita dei gechi dell’arcipelago, parametri che nelle nostre abitazioni sono solitamente ottenibili senza alcun accorgimento.
Terrario per i gechi giganti
La scelta dell’animale secondo i gusti estetici deve tenere in considerazione anche il fattore dimensioni.
I gechi di Grande Terre diventano infatti dei bei bestioni, ma in termini di colori sono tendenzialmente mimetici, quindi marroni o grigi più o meno scuri.
I gechi isolani, nonostante siano più piccoli, presentano invece diversi toni di giallo, rosa, bianco, ecc., che li rendono indubbiamente più colorati.
In base alla scelta tra le due tipologie di gechi si dovrà quindi valutare il terrario.
Mediamente gli isolani possono essere alloggiati in un terrario di 50 x 50 x 70(h) cm, mentre i Grande Terre almeno in uno di 50 x 70 x 90 (h) cm.
Il materiale più consono al terrario è il vetro.
Il substrato dovrà essere composto da torba e/o fibra di cocco, di spessore di circa 5 cm, e andrà mantenuti umido (non zuppo).
Rami e cortecce di sughero sono gli arredi migliori per allestire il terrario per i R. leachianus.
Le piante vere sono invece un po’ un problema, perché il peso dei gechi tende a romperle.
Come detto non sono necessarie particolari fonti di calore.
Un tappetino termico su un lato del terrario, termostatato a 25 °C, può però essere utile soprattutto nelle mezze stagioni.
Alimentazione per il geco gigante della Nuova Caledonia
Questi geconi sono molto voraci. Mangiano grilli, blatte, tarme e un po’ tutti gli insetti reperibili in commercio.
Per i soggetti adulti andranno ovviamente usati insetti della giusta taglia, altrimenti verranno ignorati.
Blaptica dubia e Locusta migratoria sono ottime soluzioni.
Il vantaggio nell’allevare questi gechi è che in commercio esiste un’ampia gamma di preparati liofilizzati, tutti più o meno completi.
Anche un solo pasto a settimana offrirà quindi loro un’integrazione alimentare ottima a evitare problemi di salute come la malattia osseo-metabolica.
Un altro elemento che non deve mancare nella loro dieta è il calcio.
Se non si useranno lampade UVB (5% è sufficiente) sarà necessario addizionare la vitamina D3 almeno una volta alla settimana.
La ciotola dell’acqua è uno scrupolo, ma difficilmente viene usata.
I gechi preferiscono bere dai vetri o dagli arredi, leccando l’acqua nebulizzata a giorni alterni, per mantenere un buon tasso di umidità.
Il geco gigante anche per chi ha poca esperienza con i rettili
Insomma, sono gechi veramente semplici da gestire, anche per chi ha poca esperienza coi rettili.
I problemi più grandi si riscontrano in riproduzione, ma non è per forza detto che il fine della loro detenzione debba per forza essere quello.
Alla fine quando alla sera escono a passeggiare per il terrario sono un bellissimo spettacolo per gli occhi.
Articolo a cura di Italian Gekko Association