Il fabbisogno energetico di un gatto adulto è rappresentato dalla somma necessaria per il metabolismo basale, il mantenimento della temperatura corporea e l’attività muscolare volontaria.
Anche se il cibo è distribuito in quantità ridotta, è sufficiente che il dispendio energetico sia ancor più ridotto per squilibrare il rapporto tra energia ingerita ed energia consumata.
Quindi, un gatto che mangia poco, ma che si muove ancor meno, può ingrassare.
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Fabbisogno energetico in inverno
Per i soggetti che vivono fuori nella stagione invernale, il fabbisogno metabolico invece aumenta, essendo esposto a condizioni climatiche sfavorevoli o ad attività fisica intensa, e necessita di maggiori apporti calorici.
Il fabbisogno energetico di un gatto adulto sedentario è di 60 kcal di energia metabolizzabile per chilo al giorno. La castrazione porta questo bisogno a 40-50 kcal per chilogrammo di peso.
La sterilizzazione come causa di obesità
La sterilizzazione è la principale causa di obesità nei gatti in quanto comporta un incremento dell’assunzione di cibo dato dalla rimozione degli effetti metabolici degli estrogeni e degli androgeni oltre ad una diminuzione dell’attività fisica.
Di conseguenza, la quantità di energia somministrata dev’essere ridotta almeno per i 4 mesi che seguono la sterilizzazione per evitare l’aumento di peso e facilitarne l’ulteriore regolarizzazione.
Dopo la sterilizzazione, è consigliabile fornire numerosi piccoli pasti, preferibilmente con un’alimentazione mista in quantità misurata e limitata, umida e secca, che permetta di aumentare il volume ingerito.
L’ansia nel gatto
In alcuni casi l’ansia stimola un comportamento bulimico, in quanto il contatto orale è uno dei meccanismi che consentono al gatto di lottare contro lo stress.
Per questo, alcuni soggetti si dedicano eccessivamente alla toelettatura, altri mangiano di continuo, altri ancora manifestano entrambi questi comportamenti.
Gli animali domestici, vivendo a stretto contatto con le persone sono vittime dei loro problemi e spesso manifestano i loro disagi psicofisici, rifugiandosi nel cibo.
Il soggetto che chiede continuamente cibo e mostra una fame esacerbante cerca nel cibo qualcosa che non trova nella relazione che ha con i suoi familiari.
Il cibo diventa un rifugio per ricercare qualcosa che ha perso, che non ha mai avuto o gli manca.