Il coniglio è maschio o femmina? Così come accade per tutti gli altri mammiferi, anche nel coniglio si può facilmente determinare il sesso semplicemente osservando i genitali.
Facilmente abbiamo detto? Non sempre, in realtà!
Con un po’ di esperienza diventa tutto più semplice ma quando si è alle prime armi, soprattutto per quel che riguarda i coniglietti al momento dell’acquisto o dell’adozione, è facile cadere in errore.
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Coniglio giovane, come capire se maschio o femmina?
Nei conigli adulti il dimorfismo sessuale è piuttosto evidente e basta un semplice colpo d’occhio per capire se ci si trovi di fronte a un maschietto o a una femminuccia.
Nei giovanissimi, stiamo parlando dei soggetti di 5-6 settimane, l’impresa non è altrettanto semplice, a meno che non si abbia un po’ di pratica.
Nella maggior parte dei roditori ci si regola osservando la distanza ano-genitale, che nel maschio è all’incirca il doppio rispetto alla femmina, ma nel coniglio (che ricordiamo essere un lagomorfo e non un roditore), nel giovane animale prepubere, questa distanza è molto simile tra i due sessi e pertanto non può essere usata come punto di riferimento.
Inoltre, nel coniglietto al di sotto dei 4 mesi circa, i testicoli non sono ancora scesi e pertanto anche questo dettaglio viene meno.
Cosa si fa in questi casi?
È necessario estroflettere l’organo genitale, un’operazione piuttosto semplice che può essere compiuta esercitando una delicata pressione alla base del pene o della vulva.
Una volta esposto, il pene può facilmente essere riconosciuto perché l’apertura genitale presenta un forellino mentre nella femmina la vulva appare come una piccola fessura.
È importante, al momento dell’acquisto o dell’adozione, magari con l’aiuto del medico veterinario, verificare sempre il sesso del coniglietto, poiché molto spesso accade che quello che avevamo creduto essere un maschio si rivela invece una femmina e viceversa.
Nel coniglio adulto è più facile capire se maschio o femmina
Come abbiamo già anticipato, sessare l’adulto è molto più facile perché dopo i 4 mesi nel maschio scendono i testicoli e al momento dell’estroflessione dei genitali il pene è chiaramente distinguibile da una vulva.
Il canale inguinale del coniglio maschio, a differenza di quanto accade nella maggior parte dei mammiferi, rimane pervio e pertanto è normale che le “palline” risalgano in addome: pertanto non stupiamoci se durante la manipolazione i testicoli scompaiono, sono semplicemente tornati temporaneamente in addome, ma le sacche scrotali rimangono sempre e comunque ben visibili, anche se momentaneamente vuote.
Ricordiamo che nel coniglio maschio lo scroto ha un aspetto ben diverso da quello che siamo soliti osservare nel cane o nel gatto: a livello inguinale si formano due sacche simmetriche e poste lateralmente alla linea mediana addominale e al pene, di forma allungata (per adattarsi a quella dei testicoli) e semi-glabre che compaiono intorno ai quattro mesi di età o poco più.
E se, per caso, nonostante l’avanzare dell’età e il procedere dello sviluppo corporeo i testicoli non fossero ancora scesi e le sacche scrotali non fossero visibili, meglio rivolgersi al veterinario poiché il nostro coniglio potrebbe essere criptorchide (testicoli ritenuti in addome), un problema che dovrà essere risolto al momento opportuno.