Il cane è senza dubbio un animale intelligente ed è risaputo da tutti come sia abile nel farsi intendere dai noi esseri umani e nello stesso tempo a capirci. Ma che tipo di intelligenza possiede il nostro cane?
Secondo Stanley Coren, psicologo e autore di numerosi testi sull’intelligenza dei cani, l’intelligenza canina è suddivisibile in tre categorie: quella istintiva (presente sin dalla nascita), quella adattativa e quella lavorativa o ubbiditiva.
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Utilizzare giochi di attivazione mentale sia da cucciolo
Il cane ama i giochi di squadra e quando si trova di fronte a un problema da risolvere chiede spesso aiuto all’uomo. Per questo motivo, per stimolarlo a risolvere i problemi, è consigliabile utilizzare i giochi di attivazione mentale, sin da quando è cucciolo.
Utile anche insegnargli il gioco del “cerca”, che consiste nel nascondere un bocconcino e poi invitare il pet a cercarlo. Questo tipo di gioco facilita l’esplorazione e l’esercizio olfattivo.
Il gioco ha un valore educativo, soprattutto se svolto insieme al proprietario
Il gioco è un’attività che ha un valore educativo rilevante, perché consente al pet di apprendere nuove cose, divertendosi.
I giochi di attivazione mentale, di ricerca e collaborativi sono particolarmente indicati e da consigliare, perché consentono al cane di sviluppare al meglio le sue qualità, sotto il profilo dell’integrazione sociale.
Tuttavia, è consigliabile non lasciare sempre a disposizione dell’animale i giochi di attivazione mentale, ma utilizzarli solo quando il proprietario ha la possibilità di dedicarsi all’attività ludica.
Stimolare l’intelligenza del cane
Il cervello è un organo plastico in continua evoluzione che riesce ad adattarsi alle circostanze e a evolversi. In pratica, la sostanza grigia può ridursi o aumentare e si possono creare e perfezionare nuove connessioni neurali oppure indebolire o danneggiare altre.
Questi cambiamenti si evidenziano specialmente nei soggetti anziani oppure che vivono in ambienti ipostimolanti. Pertanto, anche i cani se vengono stimolati sin da cuccioli, riescono a raggiungere risultati sorprendenti anche nel risolvere i problemi da soli.
Autore: Dott.ssa Irene Cassi – Fonte: La Settimana Veterinaria