Il cane comprende i gesti e segnali delle persone in maniera simile ai bambini di 2-3 anni e, in questo ambito, ha capacità di comprensione superiori agli scimpanzé e ai lupi.
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Perché il cane comprende i gesti
È ormai nota la capacità del cane di comprendere i gesti delle persone come l’indicare con l’indice (pointing) e seguire la direzione dello sguardo (gaze-following).
Già il cucciolo comprende la comunicazione umana
Ci sono evidenze che queste capacità di comprendere la comunicazione umana siano presenti già nei cuccioli: sono recettivi nei riguardi della comunicazione “ostensiva” che ha connotati dimostrativi e che il cane comprende i gesti e segnali di inizio, chiamare per nome, attirare l’attenzione e usare la voce con tono dolce.
Il cucciolo deve conoscere il mondo esterno
Per imparare a rapportarsi con il mondo esterno e con le persone e imparare ad affrontare situazioni diverse, il cane deve essere portato a passeggio a partire dal secondo mese di vita.
L’inadeguata o inappropriata abitudine del cane a certi luoghi o a oggetti, può dare luogo a una risposta di paura nel momento in cui esso vi si imbatte.
Per prevenire ciò, i proprietari dovrebbero esporre i cuccioli a molti stimoli durante il periodo sensibile di socializzazione, quando i soggetti accettano meglio le novità.
Tale esposizione dovrebbe essere graduale in modo che il cane possa abituarsi al nuovo stimolo.
Il rischio di crescere in un ambiente povero di stimoli è l’insorgenza della “sindrome di privazione sensoriale”: il cucciolo manifesta numerose reazioni di paura, tollera male le situazioni nuove e presenta notevoli difficoltà ad apprendere la pulizia, camminare al guinzaglio e il richiamo in condizioni pericolose.