I lemuri del Madagascar cantano a ritmo come fa l’uomo

Ricercatori dell’Università di Torino hanno riscontrato nei canti dei lemuri del Madagascar un ritmo simile a quello della musica umana. Questa scoperta può aiutare a comprendere meglio la biologia e l’evoluzione del ritmo e della musica.

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lemuri del Madagascar
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Per 12 anni i ricercatori dell’Università di Torino hanno studiato gli indri, lemuri del Madagascar a rischio estinzione, riscontrando nei loro canti un ritmo simile a quello della musica umana.

I risultati dei loro studi sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica Current Biology nell’articolo “Categorical rhythms in a singing primate.

Il lavoro è stato firmato dai ricercatori torinesi insieme a quelli francesi dell’ENES Lab di Saint-Étienne e olandesi dell’Istituto Max Planck di Psicolinguistica di Nijmegen.

Attraverso questa ricerca gli autori hanno studiato gli indri, i ‘primati cantanti’ del Madagascar.

lemuri del Madagascar indri

Registrati nelle foreste pluviali montane, i canti degli indri secondo lo studio sembrano possedere categorie ritmiche simili a quelle della musica fatta dell’uomo.

La scoperta di tratti musicali comuni tra specie diverse può aiutare a comprendere meglio la biologia e l’evoluzione del ritmo e della musica.

Il senso del ritmo è una caratteristica rara nei mammiferi

Come l’uomo gli uccelli canori possiedono il senso del ritmo, ma questa è una caratteristica rara nei mammiferi.

Il team di ricerca guidato dai ricercatori Marco Gamba e Andrea Ravignani è andato quindi alla ricerca di abilità musicali nei primati.

C’è un interesse nel cercare di capire come si è evoluta la musicalità umana – dichiara Andrea Ravignani – ma questo tratto non è in realtà presente solo negli esseri umani.

Cercare abilità musicali in altre specie ci permette di costruire un albero evolutivo di queste caratteristiche e di capire come le capacità ritmiche si sono originate ed evolute negli umani”.

Il ritmo dei lemuri del Madagascar rende il loro canto facilmente riconoscibile

Per capire se, oltre a noi, altri mammiferi possiedono il senso del ritmo, il team ha deciso di studiare uno dei pochi primati “cantanti”, il lemure Indri indri.

I ricercatori volevano comprendere se i canti degli indri possedessero ritmi categorici,  caratteristici solo dell’uomo.

Un ritmo categorico si ha quando gli intervalli tra un suono e l’altro hanno esattamente la stessa durata (ritmo 1:1) o l’uno è il doppio dell’altro (ritmo 1:2).

Nella musica, questo tipo di ritmo rende una melodia facilmente riconoscibile, anche a velocità diverse.

Per dodici anni i ricercatori hanno quindi registrato i canti di venti diversi gruppi di indri (39 animali in tutto) nel loro habitat naturale della foresta pluviale del Madagascar.

Ogni membro di un gruppo famigliare di indri canta insieme agli altri in duetti e cori coordinati.

I ricercatori hanno scoperto i loro canti possiedono le due classiche categorie ritmiche (1:1 e 1:2).

Inoltre, maschi e femmine, anche se cantano secondo tempi diversi, possiedono lo stesso ritmo.

Perché un altro primate, oltre a noi, produce ritmi che somigliano a quelli che caratterizzano la musica umana?

Secondo gli autori della ricerca questa abilità potrebbe essersi evoluta in modo indipendente.

Inoltre, il ritmo oltre a rendere più semplice la produzione dei canti, aiuterebbe anche il loro apprendimento.

 

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