Ho trovato un cane, posso prenderlo con me? Cosa dice la legge

Ho trovato un cane apparentemente smarrito o abbandonato come mi devo comportare? Ecco cosa fare in questi casi secondo legge per non incorrere in problemi. Perché si potrebbe anche correre il rischio di essere accusati di averlo rubato.

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A cura di: Dott.ssa Paola Fossati

trovato cane
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Attenzione a impossessarsi di un cane trovato, anche se lo si è visto girovagare da solo, si potrebbe anche correre il rischio di essere accusati di averlo rubato.

Ecco quindi come ci si dovrebbe comportare in questi casi, rispettando la legge.

Il cane potrebbe avere un proprietario

L’incontro con un cane apparentemente smarrito o abbandonato dovrebbe indurre ad attivarsi per consentirne il recupero e, se possibile, risalire al legittimo proprietario.

Questo permetterà di restituirlo, in caso si fosse perso, oppure punire il responsabile dell’abbandono.

Meglio trattenersi dall’agire in modo impulsivo, prendendolo e portandolo a casa con sé.

Si rischia, infatti, di compiere un’azione illecita di appropriazione indebita, che potrebbe esporre a problemi giudiziari.

Non bisogna sottovalutare che il cane potrebbe essere stato lasciato vagare volontariamente dai proprietari, nei dintorni dell’abitazione, alla quale l’animale sa ritornare dopo la “passeggiata” non sorvegliata.

Il cane di quartiere

In qualche territorio è anche presente la figura del cosiddetto “cane di quartiere”.

In questo caso l’animale è identificato e sterilizzato, ma non ricoverato in canile e lasciato libero nella zona che conosce, noto e accudito dagli abitanti.

È, dunque, importante accertare sempre quale sia la reale condizione del cane.

Se si tratta di un cane randagio

Se poi si tratta davvero di un randagio, sarà possibile, volendo, richiederne l’affidamento e adottarlo.

Eventualmente si potrà assumerne, invece, la custodia, qualora si aprisse il procedimento giudiziario per accertare l’abbandono, e ottenerne l’adozione dopo la sentenza.

trovato cane primo piano

Cosa fare per aiutare un cane smarrito o abbandonato?

La prima cosa da fare è segnalare la presenza del cane vagante.

La segnalazione va fatta al Servizio veterinario pubblico del canile sanitario competente per la zona in cui lo si è avvistato oppure alla Polizia Locale o, eventualmente, al numero di emergenza 112.

In questo modo, sarà possibile attivare il servizio di accalappiamento.

Questo intervento qualificato è utile per evitare problemi, che potrebbero insorgere tentando un approccio diretto con l’animale.

Il cane potrebbe infatti scappare o magari diventare aggressivo e mettersi in pericolo o causare un pericolo.

Solo se il cane fosse particolarmente mansueto o di piccola taglia, si potrebbe provare ad avvicinarlo con cautela, per vedere se abbia una medaglietta con un recapito telefonico da contattare.

In caso contrario, è necessario portarlo da un Medico veterinario che possa verificare la presenza del microchip.

Ricordiamo che anche in quest’ultimo caso, se non fosse possibile rintracciare il proprietario, bisognerebbe allertare il canile sanitario.

I veterinari del Servizio pubblico sono, infatti, l’autorità competente a fare le verifiche necessarie per accertare sia lo stato sanitario del cane, sia l’esistenza di un eventuale proprietario.

Potrebbero, ad esempio, avere ricevuto segnalazioni di smarrimento, anche relative a cani non ancora identificati con il microchip.

Cosa succede quando il cane arriva in un canile sanitario?

Come anticipato, quello in canile sanitario è un passaggio necessario.

In questa sede verranno effettuate le ricerche per l’identificazione del cane e del relativo proprietario.

Sarà effettuata anche una visita veterinaria dell’animale, al fine di escludere che sia portatore di patologie.

Qualora fosse segnalato che il cane ha morsicato una persona o un altro animale oppure in caso la visita accertasse che il cane stesso è stato morsicato, dovrà essere attivato il periodo di osservazione sanitaria di 10 giorni.

Questo periodo è necessario per la profilassi della rabbia.

Al termine di tutti gli accertamenti, se il proprietario non fosse rintracciato e nessuno avesse reclamato il cane, questo passerebbe in canile rifugio.

trovato cane canile

E quando il cane è in canile rifugio?

Il rifugio è destinato a ospitare i cani che non hanno un proprietario e cercano una famiglia.

In linea generale, quando vi entra un cane del quale non è stato possibile sapere se abbia un proprietario o rintracciare il proprietario stesso, bisogna attendere almeno 60 giorni prima che possa andare in adozione.

Nel frattempo, il canile potrà darlo in affido temporaneo a chi se ne voglia prendere cura.

Bisogna però avere la consapevolezza che, nel frattempo, il proprietario potrebbe presentarsi, dimostrare il proprio titolo e reclamare il suo cane.

Bisogna, inoltre, tenere presente che, se il cane fosse stato smarrito, il legittimo proprietario avrebbe addirittura un anno di tempo dallo smarrimento stesso per avanzare la richiesta di riottenerlo.

Questo, ovviamente, non deve scoraggiare l’iniziativa di prendere in affido temporaneo cani arrivati da poco in canile.

L’eventualità di doverli restituire potrebbe infatti essere molto remota.

Nel frattempo, si garantirà però agli animali la possibilità di vivere in una famiglia e non in un box.

In ogni caso, anche dovesse succedere, si potrebbe decidere insieme di valutare la soluzione migliore per il cane.

Il proprietario del cane trovato lo rivuole: sentenze utili

Caso 1: niente medaglietta e microchip = cane abbandonato

Ritrovamento di un cane privo di medaglietta e di microchip, in seguito al quale la persona che lo aveva ritrovato lo aveva spontaneamente affidato a un terzo.

Questi si era poi offerto di adottarlo registrandolo in anagrafe a suo nome.

Il primo proprietario, dopo qualche tempo, ne chiede la restituzione. Non ottenendola, intenta una causa.

I Giudici affermano che la persona che aveva trovato il cane privo di segni di riconoscimento non poteva avere “la consapevolezza di aver rinvenuto un cane di proprietà altrui e, quindi, smarrito ben potendo pensare di aver trovato un cane abbandonato” (Cass. Pen., n. 11700/2012).

Pertanto, non può essere accusata di appropriazione indebita.

Caso 2: niente medaglietta e microchip = inadempienze amministrative

Ritrovamento di un cane privo di medaglietta e microchip, in seguito al quale la persona che lo aveva ritrovato lo consegna a una Clinica veterinaria.

Questa fa poi da tramite perché il cane sia portato al canile sanitario.

Il canile verifica l’impossibilità di risalire al proprietario ed esegue gli adempimenti sanitari.

Dà poi in affido temporaneo il cane alla persona che lo aveva ritrovato e che ne aveva fatto richiesta.

Alcuni mesi dopo, il primo proprietario denuncia la scomparsa del cane.

Nel frattempo, il nuovo affidamento è diventato definitivo.

Il canile, su richiesta del primo proprietario, informa la persona nuova affidataria della necessità di verificare se il cane fosse davvero quello reclamato.

Questa si rifiuta e il caso finisce in Tribunale e poi in Corte d’Appello.

Entrambi i gradi di giudizio confermano il diritto del primo proprietario di riavere il cane, essendo stato lo stesso smarrito da meno di un anno.

Non si ritenne inoltre rilevante l’omessa identificazione o l’assenza di una tempestiva denuncia di smarrimento, in quanto pure inadempienze amministrative.

Il primo proprietario era, peraltro, riuscito a dimostrare la proprietà del cane con prove diverse.

L’identificazione del cane in anagrafe tutela cane e proprietario

Ogni caso di ritrovamento di animali ha delle particolarità diverse, che possono determinare una diversa conclusione.

Emerge sempre, però, l’importanza di fare identificare il cane in anagrafe, come prescritto dalla legge.

È una tutela per il cane stesso, ma lo è anche per il proprietario.

E attenzione a custodirlo bene!

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