Definizione
Rara malattia batterica del cane e del gatto, causate da micobatteri. La lebbra è prevalentemente segnalata nel gatto, tanto che in genere si parla di lebbra felina (o leprosi felina), condizione che peraltro non pone alcun rischio zoonotico.
Eziopatogenesi
Nel gatto, la lebbra comprende due differenti sindromi cliniche: la prima soste- nuta da Mycobacterium lepraemurium e l’altra sostenuta da una nuova specie di micobatterio ancora da classificare. L’infezione sostenuta da M. lepraemurium colpisce generalmente gatti giovani, al di sotto dei quattro anni di età, con lesioni nodulari a carico degli arti, verosimilmente come complicazione di ferite da morso da parte di roditori infetti.
La seconda sindrome colpisce gatti anziani (> 9 anni di età), provenienti da zone rurali o semirurali e si manifesta con lesioni cutanee nodulari localizzate o, più frequentemente, generalizzate. È probabile che il microrganismo, presente normalmente nel suolo o nelle acque stagnanti, penetri nel tessuto sottocutaneo attraverso lesioni contaminate, indotte da altri gatti o da animai selvatici, o attraverso la puntura di un artropode.
Nel cane può essere osservata la Sindrome del granuloma leproide canino (CLGS) e si suppone che le mosche pungitrici possano agire come vettori mec- canici.
Recentemente sono state descritte altre forme: 1) micobatteriosi granulomatosa multisistemica felina causata da M. visibile (Stati Uniti occidentali e Canada). Può manifestarsi, oltre che con lesioni cutanee peraltro a carattere non nodulare, con una notevole disseminazione agli organi interni; 2) micobatteriosi causata da una nuova specie, Mycobacterium spp. strain Tarwin (Australia), in grado di indurre lesioni a livello cutaneo-sottocutaneo (testa e parti distali degli arti), ma anche oculare (cornea e congiuntiva).