Oggi si celebra la Giornata Mondiale del cane in ufficio

Secondo un'indagine, promossa da InfoJobs, il 75% degli italiani è favorevole agli animali in ufficio ma solo il 9% delle aziende lo consente.

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cane in ufficio
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In occasione della Giornata Mondiale del cane in ufficio, che cade ogni anno il 21 giugno, InfoJobs ha condotto un’indagine per analizzare quanti siano effettivamente gli italiani favorevoli ad avere il proprio animale come compagno di scrivania in ufficio. 

Ormai sono risaputi da tutti gli effetti positivi che gli animali hanno nelle vite delle persone, basti pensare alla pet-therapy. Gli animali oggigiorno possono entrare in molte strutture, come ospedali e centri educativi, proprio per il valore che hanno.

Da poco si sta iniziando a diffondere questa cultura anche nel mondo del lavoro dove sempre più dipendenti vorrebbero avere la possibilità di portare il proprio cane in ufficio.

I numeri dell’indagine: favorevoli al cane in ufficio

Secondo l’indagine, il 75% dei lavoratori con un amico a quattro zampe sarebbe favorevole a portarlo in ufficio dove lavora. Addirittura vorrebbe poterlo portare ogni giorno (37%) mentre altri si accontentano di qualche giorno/ora a settimana (16%).

Altri lo porterebbero se ci fosse un ambiente a lui dedicato oppure una persona che se ne occupi come un pet sitter (13%) dato che dichiara di non potersene prendere adeguatamente cura durante le ore di lavoro (43%), di non voler arrecare disturbo a clienti o colleghi allergici (34%) o comunque di non volerne imporre la presenza a chi non lo desidera (23%).

Perché volere il cane in ufficio?

Al primo posto, sul podio dei motivi per i quali gli italiani vorrebbero avere il proprio animale in ufficio, c’è la convinzione che porti allegria (43%). Al secondo posto, per molti intervistati migliora la giornata lavorativa (31%), e infine che faciliti la socializzazione con i colleghi.

Il 38% delle persone considera, addirittura, il poter portare il proprio animale in ufficio un benefit che l’azienda dovrebbe mettere a disposizione dei dipendenti.

Ufficio, un luogo non adatto, tra i contro

Alcuni lavoratori, sebbene proprietario di un cane o di un gatto, non porterebbe il proprio animale con sé in ufficio. I motivi? Non sarebbe a suo agio al di fuori dell’ambiente domestico (49%), l’ufficio non è  luogo adatto a lui (32%) ma nello stesso tempo l’animale potrebbe essere fonte di distrazione (18%).

E la posizione delle aziende?

Lo zoccolo duro purtroppo rimangono le aziende dato che ben il 91% non ammette l’ingresso di animali e soltanto il 7% ha una policy strutturata per poterli accogliere con regolarità. Una piccola fetta, solo il 2, prevede questa possibilità una o due volte all’anno.

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