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LE NOVITÀ PER IL GATTO
Non sempre il gatto è un animale difficile. Ma un gatto schizzinoso ha una propria personalità che si manifesta anche nelle novità proposte nella ciotola.
Alcuni apprezzano le novità e vengono qualificati come “neofili”; altri, a cui piace tutto, sono detti “metafili”. Queste due categorie di animali sono facili da nutrire.
Invece, un gatto “neofobo”, a cui non piacciono i cambiamenti alimentari, accetterà un nuovo cibo solo se è sufficientemente appetibile finché non decide di assaggiarlo, a volte dopo molti pasti successivi.
La neofobia si può prevenire, applicando una diversificazione alimentare quando il gatto è ancora un cucciolo, per prevenire la fissazione di abitudini alimentari che successivamente si radicano.
LE ORIGINI
Il gatto è un animale originario del deserto che in natura si nutre di prede molto umide, quindi il suo riflesso della sete è poco sviluppato.
L’animale compensa quindi il passaggio all’alimentazione secca in modo imperfetto bevendo, e questo lo espone a una disidratazione cronica e a problemi urinari.
COSA FARE CON UN GATTO SCHIZZINOSO
Quindi, è necessario controllare quanto l’animale beve e incoraggiarlo a farlo proponendogli acqua fresca, sostituita frequentemente, in un recipiente di vetro: la plastica e il metallo possono dare un gusto sgradevole all’acqua.
Per stimolare l’assunzione di acqua, è possibile aggiungerci un po’ di latte, del succo di carne o di tonno. Il mix-feeding (razione mista, secco e umido) deve quindi essere favorito.
IL DIGIUNO
Contrariamente al cane, il gatto non è adattato al digiuno ed entra molto rapidamente in uno stato di catabolismo. Una sospensione dell’alimentazione di durata superiore alle 12 ore obbliga l’organismo dell’animale a utilizzare gli aminoacidi dei muscoli e dai visceri.
LE CAUSE
Le cause che rendono necessario un ricovero sono spesso rappresentate da patologie a rischio di denutrizione: un gatto anoressico da più di tre giorni o disoressico cronico è denutrito.
Ogni gatto denutrito diventa intollerante al glucosio e deve essere alimentato di nuovo con una razione specifica per gli animali convalescenti, arricchita in lipidi e proteine e molto povera in glucidi.