La qualità della dieta può essere valutata anche dall’aspetto, odore e consistenza della feci del gatto: ciò che viene eliminato come materiale di scarto rispecchia l’alimentazione del nostro amico a quattro zampe e permette di verificare il suo stato di salute.
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Feci del gatto, come devono essere?
Feci ben formate e poco odorose rispecchiano una dieta a base di nutrienti digeribili e ben assimilabili.
Le feci sono composte da residui alimentari non digeribili come cellulosa e cheratina ma anche residui di acidi gastrici, bile, cellule morte, batteri e acqua e quindi una parte, ad eccezione delle fibre, non dipende dall’alimentazione perché non ha origine dal cibo.
Le alterazioni nella consistenza delle feci passano spesso inosservate.
Quando mi devo preoccupare?
In caso di malattia, le feci si modificano in aspetto e composizione: gelatinose e ricche di muco in caso di infezioni intestinali, poltacee in caso di insufficienza pancreatica e biliare accompagnate da emissioni più frequenti come sintomo più eclatante.
Feci abbondanti, granulose, poco formate, sono il prodotto di alimenti di scarsa qualità, o indicative di eventuali intolleranze alimentari.
In genere la diarrea si accompagna a cambiamenti di dieta troppo repentini o a condizioni più gravi come infezioni e altre patologie.
Un singolo episodio non è preoccupante ma se persiste per più di un giorno o due porta a grave disidratazione e necessita di un intervento del medico veterinario di fiducia soprattutto se il soggetto è giovane e se è accompagnata da altri sintomi quali vomito, letargia, diminuzione dell’appetito, febbre.