Sono ormai moltissimi gli animali che oggi accompagnano la vita di ognuno di noi, ma nel corso degli ultimi anni in particolare si è diffuso nelle case degli italiani un piccolo mammifero davvero interessante: il coniglio domestico.
Conosciamo meglio le sue caratteristiche di specie e il suo comportamento.
Indice dei contenuti
La famiglia del coniglio domestico
I conigli domestici (Oryctolagus cuniculus) appartengono alla famiglia Leporidae e all’ordine Lagomorpha.
I loro antenati provengono dall’Europa occidentale e Africa nord-occidentale.
Le differenze con la lepre
Appartengono dunque alla stessa famiglia delle lepri, dalle quali si differenziano soprattutto dal punto di vista dello sviluppo comportamentale.
Infatti, mentre il coniglio è una specie nidicola e i suoi piccoli nascono incapaci di muoversi e alimentarsi da soli, la lepre è nidifuga.
I suoi piccoli nascono infatti già completamente coperti di pelo, con gli occhi aperti e già in grado muoversi.
Per questo motivo le madri non preparano un vero e proprio “nido” come avviene invece nel coniglio.
Conigli diversi
Il coniglio domestico è diffuso in decine di razze selezionate nel corso dei secoli che differiscono tra loro per taglia, colore o forma delle orecchie.
Originariamente sia i lagomorfi che i roditori erano stati classificati da Linneo come facenti parte dell’ordine dei Gliridi, per questo erroneamente ancora oggi alcuni libri di testo considerano i conigli come roditori.
In seguito si ritenne che si trattasse di due ordini ben distinti, anche se recentemente si è giunti alla conclusione che questi due ordini in realtà abbiano una correlazione genetica.
I conigli domestici hanno un peso che può variare da 1 kg per le taglie nane a 8 kg per le taglie giganti, a differenza dei loro progenitori selvatici che hanno un peso che oscilla tra 1,5 kg e 2,5 kg.
Crescita e sviluppo del coniglio dalla nascita all’età adulta
Le cure materne sono radicalmente differenti da quelle di altre specie che hanno cuccioli non sviluppati.
Infatti in altre specie, come ad esempio anche nel cane e nel gatto, le madri trascorrono molto tempo con i propri piccoli allattandoli più volte al giorno.
Il coniglio partorisce dopo una gravidanza di circa 28-30 giorni.
Il parto avviene in un nido d’erba foderato di pelliccia, che si trova alla base di una tana poco profonda.
I suo ingresso è bloccato con la terra ogni volta che la madre non è presente, ossia la maggior parte del tempo.
Le madri visitano i loro piccoli solo una volta ogni 20-24 ore e per soli 3/5 minuti per allattarli.
Il latte delle madri è infatti molto nutriente e i piccoli si saziano più velocemente rispetto ad altre specie.
I coniglietti sviluppano la capacità di muoversi in modo coordinato a due settimane di vita, mentre inizieranno a emergere dalla tana alla fine della terza settimana.
Il vero e proprio processo di svezzamento inizierà verso la fine della quarta e finirà a circa 6 settimane.
La maturità sessuale è raggiunta a circa 3 mesi anche se può tardare in alcune delle più grandi razze domestiche.
Socializzazione precoce del coniglio domestico
La dott.ssa Anne McBride, veterinaria esperta in comportamento animale, ha dimostrato che maneggiare i piccoli tra i 10 e i 20 giorni di vita può avere un profondo impatto sulla loro successiva volontà di avvicinarsi agli esseri umani.
Inoltre, l’esposizione ad altre specie in questo periodo (dai potenziali predatori tra cui volpi, faine e rapaci, agli animali de compagnia come cane o gatto), può ridurre la reattività di un coniglio verso quest’ultimi in futuro.
Un coniglio anche se ben socializzato con altre specie rimarrà comunque reattivo a determinate situazioni in futuro.
Questo perché è una reazione innata in questo animale, ossia è un comportamento che l’animale non apprende durante la vita ma viene trasmesso geneticamente di generazione in generazione per assicurare la sopravvivenza della specie.
In particolare, in questo contesto parliamo in particolare della reazione di fuga se minacciati, proprio perché il coniglio essendo specie preda, qualsiasi cosa può essere percepita come una minaccia.
Il comportamento del coniglio
Un animale crepuscolare
I coniglio sono animali sociali che vivono in gruppi gerarchizzati di circa 4-10 individui controllati sempre da una coppia dominante.
Questa loro natura sociale permette a questi mammiferi di adattarsi ai ritmi dei propri compagni umani.
Tuttavia, occorre tenere sempre in considerazione che evolutivamente sono animali crepuscolari e che il periodo della giornata maggiormente attivo è la sera, prima del tramonto.
Il linguaggio del coniglio domestico
Al fine di soddisfare le esigenze comportamentali dell’animale e per un’ottima convivenza in ambiente domestico è necessario conoscere il linguaggio del corpo del coniglio.
I loro vocalizzi sono infatti molto difficili da sentire, oltre che rari.
I conigli comunicano tra loro con un’ampia gamma di movimenti, molti dei quali coinvolgono l’uso delle orecchie.
La comunicazione tra conigli include anche segnali affiliativi tra cui la digrignazione dei denti, la cura reciproca (ad esempio il comportamento di allo-grooming) e la ricerca di uno stretto contatto.
Inoltre, la comunicazione olfattiva è il principale metodo e ha origine attraverso tre diverse modalità:
- la ghiandola sotto-mandibolare, presente sotto il mento e che viene strofinata su oggetti, persone e altri conigli per trasmettere il proprio profilo olfattivo ai membri del gruppo e agli oggetti all’interno dei confini territoriali, quindi come marcatore territoriale;
- le secrezioni anali, che sono emesse con gli escrementi, depositati in luoghi specifici (siti di latrina), e svolgono funzione di delimitazione del territorio;
- le secrezioni della ghiandola inguinale, che sono invece rilasciate tramite l’urina, in particolare durante il corteggiamento e le dispute territoriali.
I comportamenti di aggressione
Altri aspetti comportamentali visibili nel coniglio in ambiente domestico sono due tipi di comportamento di aggressione.
L’aggressione per competizione si verifica spesso tra conigli dello stesso sesso, più raramente tramite individui di sesso opposto.
I comportamenti che precedono l’aggressione vera e propria includono l’inseguimento e il raschiamento del terreno.
Tra individui dello stesso sesso si può arrivare anche a un’aggressione fisica vera e propria.
L’aggressione per difesa può verificarsi invece in seguito alla paura di una minaccia.
Questa è una causa comune di aggressività nei confronti delle persone e può derivare dal fatto che i primi segnali di allarme del coniglio sono stati fraintesi.
Inoltre, quando si inserisce un nuovo individuo in un ambiente domestico dove è già presente un esemplare si possono presentare diverse situazioni.
L’animale che si trova al di fuori del proprio territorio si allontana, oppure uno dei due conigli può presentare un comportamento di sottomissione o come terza ipotesi può verificarsi un confronto con numerose dimostrazioni di “forza”, che comprendono i comportamenti sopra elencati.
Altri comportamenti caratteristici
Per concludere, possiamo notare il nostro coniglio con una postura eretta sulle zampe posteriori, questo per avere maggiore visione dell’ambiente circostante.
Sintomo invece di benessere e di estrema tranquillità è l’atteggiamento di rotolarsi a terra e sdraiarsi con le zampe distese.
Il coniglio, infine, può chiedere attenzioni al compagno umano con cui vive dando dei piccoli colpetti con il muso contro la sua mano o le gambe.
Ooltre che una richiesta di coccole, questo comportamento può essere interpretato anche come un segnale di saluto.