Cosa fare se il cane è morso da una vipera

Sebbene relativamente poco frequente, l’avvelenamento da morso da vipera rappresenta un’emergenza veterinaria per il cane. Vediamo cosa fare in questi casi.

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In Italia l’unico serpente autoctono in grado di causare, nell’uomo come nel cane o altri animali, avvelenamento con il suo morso è la vipera.

Serpenti velenosi presenti sul territorio italiano

In Italia, Sardegna esclusa, i serpenti velenosi autoctoni sono riconducibili a cinque specie di vipere:

  • la vipera dal corno (Vipera ammodytes), presente in Friuli-Venezia Giulia, in alcune zone montane del bellunese e in un’area circoscritta della provincia di Bolzano;
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Vipera comune (Vipera aspis).
  • la vipera comune od aspide (Vipera aspis), che si trova in tutte le Regioni;
  • il marasso palustre (Vipera berus), presente nelle regioni alpine centro-orientali, dalla Lombardia al Friuli-Venezia Giulia;
  • la vipera dell’Orsini (Vipera ursinii), presente esclusivamente in alcune aree degli Appennini di Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria;
  • la vipera dei Walser (Vipera walser), specie endemica solo in una ristretta area delle Alpi piemontesi, a un’altitudine di 1.000-3.000 metri di quota.

Non tutti i morsi di vipera provocano avvelenamento

Secondo le statistiche, in Italia si verificano in media 257 morsi di vipera comune ogni anno, uno solo dei quali risulta mortale, in genere, per shock allergico.

Si ritiene che la maggior parte dei morsi (50-75%) sia “bianca”, difensiva, senza iniezione di veleno da parte della vipera.

Nei cani, questa prevalenza di morsi bianchi è stimata, secondo fonti più o meno comprovate, tra il 30 e il 40% e fino al 90% dei casi.

Il veleno inoculato con il morso della vipera è costituito da una miscela di tossine (principalmente emotossine e miotossine, più raramente cardiotossine e neurotossine) ed enzimi, la cui natura e quantità varia a seconda:

  • della specie;
  • dell’ultimo pasto effettuato dal serpente;
  • della dimensione delle ghiandole velenifere;
  • della capacità di compressione di queste ghiandole.

Quali sono i sintomi da avvelenamento da vipera in un cane?

I principali segni clinici di avvelenamento dovuto al morso di una vipera in un cane sono:

  • gonfiore (edema) nell’area del morso (più o meno esteso a seconda della gravità dell’avvelenamento);
  • dolore;
  • disturbi non specifici, come depressione, vomito o febbre.

Secondo stime la morte dell’animale si ha solo nel 7% dei casi di avvelenamento.

Nell’uomo, come nei carnivori domestici, i segni clinici in caso di avvelenamento da morso di vipera possono essere lievi o gravi.

Nei casi di avvelenamento lieve si riscontrano solo segni locali nel sito del morso, con edema e dolore, mentre segni generali più o meno marcati insorgono negli avvelenamenti più gravi.

Questi sintomi consistono principalmente in disturbi gastroenterici (vomito, diarrea), difficoltà respiratorie, coagulopatie (per azione diretta della tossina), aritmie o segni di shock.

Le complicanze possono manifestarsi nelle forme più gravi, sia locali (necrosi, infezione del sito del morso), sia sistemiche con disfunzione multiorgano (insufficienza renale acuta, coagulazione intravasale disseminata, epatite acuta, ecc.).

Cosa fare e non fare in caso di un cane morso da una vipera

Importanti è evitare alcune azioni come la cauterizzazione, l’incisione, la suzione della ferita, l’uso di una minipompa per l’aspirazione del veleno e il posizionamento di un laccio emostatico.

La soluzione migliore è cercare l’aiuto di un Medico veterinario per essere guidato telefonicamente quando accade l’incidente.

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Le prime cure consigliate da apportare all’animale, prima di portare l’animale da un Veterinario, sono:

  • mantenere calmo l’animale, limitare i suoi movimenti e portarlo al più presto in una clinica veterinaria;
  • rimuovere qualsiasi elemento che possa agire da laccio emostatico (collare);
  • disinfettare la zona del morso (evitando l’alcool);
  • se si riesce, applicare una fasciatura moderatamente stretta, prestando molta attenzione al rischio che agisca come un laccio emostatico;
  • applicare del ghiaccio avvolto in un panno sulla zona del morso.
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