Un cane con colpo di calore potrebbe soffrire ancora di più a causa di pratiche di primo soccorso non corrette; vediamo quindi cosa è giusto fare prima di portarlo d’urgenza presso una struttura veterinaria.
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Cosa fare e cosa no in caso di colpo di calore nel cane
In un anno come questo, dove le temperature hanno raggiunto livelli record in molte parti del Paese, la probabilità che un cane venga colpito da una malattia potenzialmente fatale legata al caldo, come un colpo di calore, è particolarmente elevata, è quindi importante sapere cosa fare in caso succeda.
Al riguardo risulta di particolare interesse un recente studio del team VetCompass del Royal Veterinary College (RVC), che mette in guardia rispetto alle pratiche di primo soccorso abitualmente riservate ai cani colpiti da colpo di calore che potrebbero peggiorare la situazione di questi animali.
Lo studio indica anche i metodi di raffreddamento migliori per garantire una rapida riduzione della temperatura interna del cane per limitare la progressione della condizione verso un possibile esito fatale.
Acqua più fredda del cane
I metodi raccomandati sono l’immersione in acqua fredda o la nebulizzazione d’acqua associata a un movimento d’aria (raffreddamento per evaporazione).
Questi sono già indicati nelle linee guida relative alle migliori pratiche per l’assistenza preospedaliera di cani e gatti, stilate nel 2016 dal Comitato sul trauma (Vet-COT) dell’American College of Veterinary Emergency and Critical Care.
In particolare, il Vet-COT specifica che l’immersione in acqua fredda è raccomandata per animali giovani e sani.
Il raffreddamento evaporativo (spruzzando la cute e il mantello con acqua in combinazione con il movimento dell’aria meditante ventilatore o aria condizionata) è invece preferibile per gli animali anziani o con altre patologie.
Al bando l’acqua tiepida
Secondo lo studio VetCompass per la gestione di un colpo di calore non sono altrettanto validi per il raffreddamento dell’animale con colpo di calore altri metodi quali asciugamani bagnati, ventilatore, acqua spruzzata (ma senza movimento di aria) o impacchi di ghiaccio.
Pur essendo meglio di niente, questi metodi non sono altrettanto efficaci dell’immersione in acqua o del raffreddamento per evaporazione per ottenere una rapida riduzione della temperatura corporea.
I ricercatori segnalano anche che molti siti Web continuano a dare consigli di primo soccorso non corretti ai proprietari di cani, ad esempio un raffreddamento “lento” utilizzando “acqua tiepida, ma non fredda”.
Questo nonostante non vi siano prove sostanziali a sostegno di questa indicazione.
Anche in Medicina umana esistono diversi miti sull’uso dell’acqua tiepida.
Sono stati sfatati da ricerche approfondite che dimostrano che l’immersione in acqua fredda e il raffreddamento per evaporazione sono i trattamenti più efficaci per il colpo di calore.
Il raffreddamento deve essere tempestivo
I ricercatori raccomandano infine di “raffreddare prima, trasportare poi” dal Medico veterinario come risposta immediata di primo soccorso per i cani con colpo di calore, per poterne migliorare le possibilità di recupero.
Emily Hall, docente presso il Royal Veterinary College (RVC) e autrice principale dell’articolo, ha dichiarato: “Il messaggio chiave per i proprietari di cani è raffreddare rapidamente il cane, utilizzando l’acqua che si ha a disposizione, a condizione che questa sia più fresca del cane.
Più a lungo la temperatura corporea di un cane rimane elevata, più danni possono verificarsi.
Quindi, prima puoi fermare l’aumento della temperatura e iniziare a raffreddare, meglio è”.
