La base della dieta dei pappagalli inseparabili consiste in una miscela di buona qualità di semi misti: scagliola, miglio bianco e giallo, girasole bianco e striato, grano saraceno, avena decorticata o vestita, risone, canapa, arachidi, semi di lino, bacche di ginepro, peperoncino.
I semi acquistati devono essere equilibrati nelle quantità: circa 30 % scagliola e miglio mentre girasole non più del 10%; devono apparire asciutti, non polverosi, privi di muffe, insetti o coleotteri infestanti, senza odore sgradevole di fermentato o avariato.
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Come valutare la freschezza della miscela di semi?
Semplice, basta fare una prova di germinabilità: si mette a germinare una cucchiaiata di miscela in una ciotola con acqua, se i semi germinano in buona percentuale la miscela è ben conservata.
I semi germinati possono altresì essere somministrati come cibo altamente digeribile, ricco di proteine e zuccheri disponibili, soprattutto nel periodo riproduttivo, con l’accorgimento di cambiare l’acqua di germinazione tutti i giorni, risciacquare bene giornalmente i semi germinati che si intendono fornire come cibo a i pappagalli, meglio ancora bollirli per pochi minuti e lasciare a disposizione questo cibo umido per sole 12 ore e gettare gli avanzi.
È possibile anche fornire 1 o 2 volte alla settimana semi cotti: lasciati in acqua per 24 ore, risciacquati e infine scottati per 10 minuti in acqua bollente.
Come evitare che gli inseparabili mangino solo alcuni semi?
Per evitare che i pappagalli mangino solo alcuni semi (in genere quelli grandi e più oleosi) è opportuno capire quanti semi vengono consumati per ogni soggetto in una giornata (circa 1 cucchiaio da tè) e lasciarne a disposizione giornalmente la dose leggermente più abbondante: in questo modo si costringe il pappagallino a consumare la razione in modo più equilibrato, senza avanzare i semi a lui meno graditi.
Ottime integrazioni alla dieta degli inseparabili: spighe di semi, erbe prative e verdura
Le spighe di panico sono molto gradite e offrono un diversivo e un buon arricchimento ambientale; inoltre, possono essere coltivate in giardino e essere fornite anche verdi con semi appena formati.
Tra le erbe prative molto gradite a questi piccoli pappagalli si consigliano la piantaggine (Plantago maior) fornita quando i semi sono ancora verdi, tondi e carnosi, il centocchio (Stellaria media): tutta la pianta è commestibile: fiorellini, foglioline fresce e piccolo seme rossiccio.
Infine non va dimenticato il tarassaco (Taraxacum officinalis): le foglie contengono elementi nutritivi importanti come calcio e altri sali minerali.
Ortaggi molto graditi tutto l’anno sono: cicoria, spinaci, carote tagliate a rondelline, finocchio, lattuga, cetrioli, pomodorini.
Frutta nella dieta degli inseparabili: si ma niente avocado!
Tutti i tipi di frutta possono essere somministrati ad eccezione dell’avocado (tossico per i pappagalli in genere): ciliege, mela, pesca, albicocca, pera, melone, fico e fico d’india, kiwi, more e lamponi.
Ottima integrazione alla dieta in semi (e in parte la può sostituire) sono i cibi estrusi o pellettati formulati specificatamente per piccoli psittacidi, ne esistono di diverse tipologie e marche: colorati o monocromi, miscelati con frutta secca o racchiusi in un guscio di semi.
La cosa importante è che siano sempre a disposizione ma rinnovati al massimo ogni 2 giorni e conservati sottovuoto o in piccoli sacchetti (e surgelati).