Per il gatto domestico il territorio è importantissimo, è infatti molto legato all’ambiente in cui vive.
Inoltre, ha una socialità che è variabile da soggetto a soggetto, sia verso conspecifici che verso l’uomo o altre specie.
Indice dei contenuti
Comprendere le esigenze del gatto
La poca conoscenza del comportamento del gatto può portare alcuni proprietari a commettere degli errori.
Quando le circostanze non consentono infatti al gatto di stabilizzare il suo territorio o di svolgere un’attività conforme ai suoi bisogni naturali, possono insorgere sintomi di disagio.
L’importanza del territorio nel gatto
La stabilità del territorio è un elemento chiave per il benessere di un gatto: marca continuamente l’ambiente in cui vive, con segni odoriferi e visivi.
Questo comportamento gli consente di delimitare e stabilizzare un universo soggetto a continui cambiamenti.
Il territorio del gatto è inoltre suddiviso in aree: zone di caccia, zone di eliminazione, zone di riposo, zone di alimentazione.
Ricreare una simile disposizione in ambito domestico aiuta il gatto a sentirsi più a suo agio.
Nelle case piccole, una possibile soluzione per riuscire ad avere più spazio può essere quella di sfruttare la dimensione verticale.
Questo può essere fatto attraverso mensole, ripiani, graffiatoi molto alti o contenitori appesi alle pareti.
Per aumentare lo stato di benessere del gatto è opportuno quindi consentirgli un certo grado di controllo sull’ambiente, in quanto ciò comporta la “prevedibilità”.
Convivenza tra gatti
La convivenza con altri gatti può essere una buona soluzione per garantire il benessere dell’animale, ma deve essere impostata in modo corretto.
Come introdurre un nuovo gatto in casa
Prima di tutto è indispensabile verificare che i futuri conviventi non abbiano problemi di socializzazione con altri gatti.
L’introduzione del nuovo gatto in una casa dove è già presente un gatto deve avvenire in modo graduale.
Inizialmente, i gatti devono essere tenuti in stanze separate, impedendo ogni contatto visivo e limitandosi a “contatti” olfattivi (ad esempio, ciotole, lettiera, cuccia, ecc.).
Successivamente, la porta può essere sostituita da una rete o da una lastra di plexiglass, che consente ai gatti di potersi osservare.
Infine, i gatti possono essere lasciati liberi di circolare, sempre però sotto la supervisione dei proprietari.
L’approccio felino normale e amichevole, comprende l’avvicinamento naso contro naso, lo strofinamento della testa, il leccamento delle orecchie, seguito dallo strofinamento dei fianchi e dall’annusarsi reciprocamente della zona anale.
È importante in questa fase ridurre al minimo eventuali situazioni di competizione.
Ogni animale è un soggetto a sé stante. Se esposti allo stesso tipo di stress, due gatti non rispondono infatti in modo identico, anche se appartengono alla medesima cucciolata, con condizioni di sviluppo identiche.
Gerarchie tra gatti
All’interno di una colonia felina, in genere vengono stabilite, tramite aggressioni e conflitti palesi, gerarchie di dominanza, in cui il subordinato è sottomesso al dominante.
Questo equilibrio riduce i combattimenti e lo stress della convivenza perché c’è una reciproca accettazione.
Il gatto dominante ha priorità su vari aspetti della vita quotidiana dall’accesso al cibo, ai luoghi di riposo fino ai territori di caccia.
È un soggetto molto intelligente e attento a tutti i segnali che gli garantiscono dei privilegi.
Si troverà quindi in prima linea nel momento in cui viene distribuito il cibo o sempre di vedetta alla tavola dei proprietari e affettuoso nei loro confronti.
Sicuramente nei gatti che vivono in casa, la messa in discussione di queste gerarchie, accompagnata a una competizione per le risorse, può creare l’insorgenza di problematiche comportamentali (aggressioni, eliminazione inappropriata, ecc.).
I soggetti di uno stesso gruppo si riconoscono fra di loro e sono in grado di riconoscere anche individui estranei.
Questi ultimi possono venire accettati abbastanza rapidamente all’interno del gruppo se sono individui giovani.
Per gli adulti, invece, l’accettazione è molto più graduale è può passare anche attraverso una serie di conflitti.
Per quanto riguarda i gatti che vivono in casa, è molto importante tenere conto di quest’aspetto nel momento in cui si adotta un nuovo gatto, specie se adulto.
Relazioni sociali e teoria del Caos
Le relazioni sociali non sono stabili per tutta la vita dell’animale, ma possono invece modificarsi continuamente.
L’organizzazione gerarchica dei gatti è infatti articolata e soggetta a cambiamenti improvvisi.
Risponde molto bene teoria del Caos, nel senso che un minimo cambiamento può comportare effetti importanti e imprevedibili sull’insieme del gruppo.
La struttura sociale di un gruppo di gatti rimane quindi un fenomeno affascinante e delicato.
Per approfondire “Tutto sulla psicologia del gatto” di J. Dehasse