Si ritiene che fino al 60-70% dei cani e dei gatti da compagnia possa soffrire di sensibilità ai rumori forti o ai botti.
Le cliniche e gli specialisti in comportamento animale visitano però solo una piccolissima parte di questi animali.
Infatti, i proprietari di animali da compagnia raramente si rivolgono a un Medico veterinario esperto in comportamento a causa dei problemi causati dalla sensibilità ai rumori del suo cane o gatto.
Questo perché a volte non sono al corrente del fatto che questo sia un vero e proprio problema per l’animale e quali possono essere le opzioni di gestione e terapia.
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Cosa provano cani e gatti che soffrono di sensibilità ai rumori forti?
Negli animali che soffrono di sensibilità ai rumori, determinati suoni inducono reazioni di tipo estremo, che possono includere emozioni che vanno dall’ansia, alla paura, alla fobia.
Si tratta infatti di stati emotivi che tutti gli animali da compagnia provano, esattamente come noi.
In particolare, la paura è un’emozione provocata dalla presenza di qualcosa che il nostro animale percepisce come una minaccia.
Altre volte, però, l’animale può provare paura verso qualcosa che non potrà realmente danneggiarlo.
Gli animali sono così preoccupati che sentono il bisogno di prevedere quando potrebbe verificarsi il rumore forte o improvviso.
Questo può portarli a riconoscere le porte che sbattono per il vento o, addirittura, cambiamenti elettrostatici nell’aria, come segnali dell’arrivo di un forte temporale.
Alcuni cani rifiutano addirittura di uscire di casa quando è buio nel periodo invernale, perché hanno imparato che in quei momenti potrebbero scoppiare petardi o fuochi d’artificio.
In generale, quando l’animale reagisce in assenza del pericolo si parla di ansia, invece che di paura.
L’ansia è una reazione emotiva che aiuta l’animale a prepararsi ad affrontare un potenziale pericolo.
Come la paura è fondamentale per garantirne la sopravvivenza.
Infine, come già trattato in un articolo sull’argomento, la sensibilità ai rumori può includere un insieme di altre cause emotive sottostanti.
Come si sviluppa e si previene la sensibilità ai rumori nei cani e nei gatti?
Ansia e paura sono reazioni normali e sane per tutti gli animali, inclusi noi e i nostri animali domestici.
Tuttavia, in alcuni casi può succedere che queste risposte diventino così intense da creare un grave trauma all’animale o che questo necessiti di molto tempo per recuperare dal punto di vista fisico ed emotivo.
Se gli stimoli appresi per prevedere il rumore forte sono poi tanti e frequenti anche la vita dell’animale finisce per essere fortemente compromessa.
Si tratta di quella che viene chiamata ansia generalizzata, cioè uno stato di ansia quasi costante, dove a volte non è più possibile identificare la causa scatenante.
In caso di reazioni emotive estreme e incontrollate, si può parlare invece di vere e proprie fobie.
Cause e origine della sensibilità ai rumori forti nei cani e nei gatti
Bisogna ricordare che i nostri animali hanno un senso dell’udito estremamente sviluppato.
La rumorosità prodotta, ad esempio, dai fuochi d’artificio si trova intorno ai 70-110 dB, ben oltre la soglia di dolore per gli animali da compagnia.
Per questo motivo anche una singola esposizione potrebbe anche essere sufficiente, in individui predisposti, per sviluppare una forma di sensibilità.
Inoltre, i rumori quali botti, tuoni o fuochi d’artificio si presentano come detonazioni ripetute, la cui origine resta ignota all’animale.
Sono assolutamente imprevedibili e per questo motivo l’animale avrà reazioni sempre più intense man mano che gli episodi si ripetono.
Infine, per quanto il meccanismo sottostante sia ancora ignoto, si pensa che il dolore cronico, ad esempio muscolare o articolare, abbia un ruolo nello sviluppo di questo problema.
Infatti, ricerche recenti hanno mostrato che l’80% degli animali da compagnia con problemi dovuti ai rumori presenta anche patologie fisiche che causano dolore.
In alcuni casi queste non hanno ancora sintomi evidenti e vengono identificate solo successivamente.
Addirittura, gli specialisti raccomandano che tutti i cani che presentano una sensibilità ai rumori forti vengano sottoposti a una visita per escludere la presenza di dolore.
La predisposizione individuale a sviluppare una sensibilità ai rumori dipende da un insieme di cause diverse: genetiche, legate alle esperienze e ambientali.
Esiste certamente una predisposizione familiare allo sviluppo di paure e fobie.
Ad esempio i cani con genitori fobici sono spesso particolarmente sensibili.
Alcune razze di cane, come i Border Collie e i cani da pastore, risultano essere particolarmente predisposte.
Prevenzione del problema
Indipendentemente dai fattori già considerati, si sa che cuccioli e gattini che nei primi mesi di vita non hanno mai fatto esperienze che li hanno abituati a rumori diversi o improvvisi saranno molto a rischio di sviluppare questo genere di problema.
Esistono registrazioni sonore che possono essere fatte sentire al cucciolo e al gattino come sottofondo durante la giornata.
Si partirà da volumi molto bassi, alzandoli poi gradualmente, assicurandosi sempre però che l’animale non sia mai preoccupato dal suono.
In tal modo si potrà abituare il nostro piccolo amico ai rumori del traffico, a quelli dei temporali o dei fuochi d’artificio, ma anche al pianto e al vociare dei bambini e così via.
La cosa importante è di non superare mai il limite di tolleranza del nostro cucciolo.
Il Medico veterinario esperto in comportamento, affiancato da figure quali educatori e istruttori cinofili, consiglierà la modalità corretta per prevenire così eventuali disturbi comportamentali nel cane adulto.